Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] personali. Nei gangster film della fine del 20° sec. (dalla serie di The godfather, 1972, Il padrino, di FrancisFordCoppola, a Pulp fiction, 1994, di Quentin Tarantino, a Casino, 1995, di Scorsese), infatti, le figure di identificazione sono ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] , e ciò facilitò la produzione di nuove e significative opere di Robert Altman, Hal Ashby, John Cassavetes, FrancisFordCoppola, Roger Corman, Brian De Palma, Milos Forman, Sidney Lumet, Sam Peckinpah, Roman Polansky, Sydney Pollack, Martin Scorsese ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] fine degli anni Sessanta, emerge una netta predominanza di rifacimenti e seguiti. Brian De Palma, Peter Bogdanovich e FrancisFordCoppola, insieme a tanti altri loro colleghi, ripresero, come era già avvenuto nel cinema europeo, la lezione di John ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] perbenismo linguistico. Opera inaugurale della nuova fase è da considerarsi The godfather (1972; Il padrino) di FrancisFordCoppola, un 'colosso' che ammise senza remore un parlato arieggiante la varietà siciliana dell'italiano. Tuttavia timide ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] all'autore la propria libertà espressiva. Così, per poter essere tale deve ‒ come hanno fatto su vasta scala FrancisFordCoppola, George Lucas o Steven Spielberg, trasformandosi in veri e propri manager della propria creatività, e in piccolo molti ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] debito referenziale, attribuendo al colore una funzione emozionale. In One from the heart (1982; Un sogno lungo un giorno) FrancisFordCoppola usa ancora l'elettronica per creare una visione artificiale e fantasmagorica in cui i colori da un lato ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] i vampiri in Martin (1979; Wampyr) di G.A. Romero, Bram Stoker's Dracula (1992; Dracula di Bram Stoker) di FrancisFordCoppola, The addiction (1995) di Abel Ferrara, Vampires (1998) di J. Carpenter; Frankenstein in Mary Shelley's Frankenstein (1994 ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] anche nel cinema hollywoodiano una produzione di qualità, all'interno della quale emerse la figura del regista-sceneggiatore. FrancisFordCoppola per es. ha studiato cinema all'UCLA, ha esordito come s., diventando in seguito regista e produttore ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] che sarebbero ben presto divenuti ineludibili. Tra i nuovi registi, si segnalarono Arthur Penn, George Roy Hill, John Frankenheimer, FrancisFordCoppola. Un caso a sé fu quello di Mike Nichols, che dopo il successo nel 1966 di Who's afraid of ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] norma estetica da violare, ma la cui lezione ha operato in modo decisivo anche sul cinema di Hollywood (Peter Bogdanovich, FrancisFordCoppola, Martin Scorsese, fino a Jim Jarmusch, Joel ed Ethan Coen e Quentin Tarantino) e continua a operare un po ...
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