FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] socialista autonoma, i seguaci della tendenza intransigente-rivoluzionaria rifondarono la sezione del PSI, diffidando gli succedersi delle presenze dei Bizantini, dei Longobardi e dei Franchi, altri le imprese di casati gentilizi (Malaspina, Fieschi ...
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GIUNTA, Francesco
Mauro Canali
Nacque a San Piero a Sieve, presso Firenze, il 21 marzo 1887, in una famiglia di origine siciliana, da Antonino, medico condotto e uomo di fiducia della contessa Cambray [...] del contrasto d'interessi tra l'Italia e la Francia e l'Inghilterra.
In seguito, non mostrò dubbi indices, l'intera biografia mussoliniana e più in particolare: Mussolini il rivoluzionario, Torino 1964; Mussolini il fascista, I, La conquista del ...
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CISTERNA, Emanuele Dal Pozzo principe della
Vladimiro Sperber
Primogenito del principe Alfonso e di Anna Teresa Teodora del conte Carlo Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, nacque a Torino il 7 genn. 1789. [...] , non certo per accendere la miccia rivoluzionaria. Egli riteneva che una simile impresa Roma 1964-1970; s. 2, I-II, a c. di N. Nada, Roma 1972-73; Le relaz. ... Francia e il Regno di Sardegna, s. 2, I-II, a c. di A. Saitta, Roma 1974-76; Le relaz ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] la volontà umana non le prevede, anzi se gli errori dei rivoluzionari le allontanano" (Fabbri, Da una rivoluzione all'altra (1848- e lotta di classe. Nel 1929 egli venne espulso dalla Francia e, riparato in Belgio, fu costretto a lasciare anche questo ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] alle note di protesta e all'appoggio di Austria e Francia con la speranza di mettere in atto ritorsioni di carattere stare sempre più in disparte. Quando a fine 1848 si ebbe la crisi rivoluzionaria, il G. prima seguì il papa a Gaeta, poi si ritirò a ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] , purché spiriti alti di storici veri, fossero in terra di Francia il de Broglie, il conte di Champagny, Amédée Thierry, Michelet LV, n. 7), riesce quasi novatrice o addirittura rivoluzionaria la presenza feconda del Grote, sia nel contestare la ...
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FOVEL, Nino (Natale) Massimo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cittaducale, in provincia di Rieti, il 15 ott. 1880 da Giuseppe e da Giannina Costantini. Laureatosi in giurisprudenza, approfondì gli studi economici [...] accelerare le tappe per dar vita, insieme con i socialisti non rivoluzionari, a una alternativa di governo.
Ma la fase nuova dei degli Imperi centrali contro la Russia reazionaria e la Francia, rivale dell'Italia nella politica coloniale, quindi ...
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DE RISO, Eugenio
Giuseppe Masi
Nacque a Catanzaro il 3 maggio 1815 dal marchese Antonio e da Caterina Capocchiani, appartenenti, entrambi, a famiglie che nella rivoluzione del '99 avevano aderito al [...] con quelle teorie "comunistiche" che, importate dalla Francia, avevano fatto presa nelle regioni meridionali, trovando sbocco seconda capitale del Regno e di centro del movimento rivoluzionario calabrese. Nello stesso tempo si invitavano i deputati a ...
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LATTANZI, Giuseppe
Lauro Rossi
Nacque a Nemi, presso Roma, il 6 marzo 1762 da Giovanni Battista e da Anna Maria Pozzi. Suo padre, "ministro di campagna" prima dei Frangipane e poi dei Braschi, lo avviò [...] e religione", nel 1795 stampò un Piano di pace tra la Francia, l'Impero, la Casa d'Austria ed il re di Roma 1978, ad ind.; C. Capra, Il giornalismo nell'età rivoluzionaria e napoleonica, in La stampa italiana dal Cinquecento all'Ottocento, Roma ...
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GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] dei diritti civili dei protestanti, testimone della stagione rivoluzionaria e inviso a Vienna per la sua attività questo non fanno luce nemmeno le sue Lettres sur l'Italie, la France, l'Allemagne et les beaux-arts (Berlino 1796 e Amburgo 1797); ...
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comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...
coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra uomini politici, e spec. fra gruppi o partiti...