Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] a Lutero, del cui operato ora riconosceva la carica rivoluzionaria, anche in senso politico.
Vita
Destinato dal padre alla alla corte dell'arcivescovo di Magonza, come suo legato fu in Francia e alla dieta di Augusta (1517-18). Ma l'atteggiamento di ...
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Generale e uomo politico polacco (Żułowo, Lituania, 1867 - Varsavia 1935). Ricco d'intuizione penetrante e straordinariamente esperto nella scelta del tempo, P. ha sempre accoppiato a queste sue qualità [...] 1905, spostatosi in Galizia, continuò l'opera rivoluzionaria con l'acquiescenza dell'Austria, costituendo un' politica estera, il suo regime staccò la Polonia dalla Francia, suo tradizionale alleato, riavvicinandola alla Germania col patto di ...
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Storico francese (n. Lunéville 1907 - m. 1989), dal 1945 professore all'univ. di Tolosa. Allievo di A. Mathiez, ha studiato i rapporti tra poteri civili e poteri militari nel periodo del Direttorio (Les [...] statale fortemente centralizzata (Les institutions de la France sous la Révolution et l'Empire, 1951). In altre opere ha affrontato temi e momenti decisivi della teoria e della prassi rivoluzionaria francese: Histoire de la société française sous ...
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Avventuriero e pubblicista (Milano 1740 - Ginevra 1819). Abbracciata la carriera militare, partecipò alla guerra dei Sette anni e cadde prigioniero dei Prussiani; successivamente viaggiò per l'Europa, [...] presso l'imperatrice Maria Teresa. Durante un soggiorno in Francia si accostò agli Enciclopedisti; tornato in patria, scrisse la sua opera più nota, di intonazione decisamente rivoluzionaria (Mémoires secrets et critiques ... des principaux États ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] di fronte alle tendenze centripete della Francia e della Russia. Essa era facilitata dall'esistenza della Confederazione germanica, dalla Svizzera e dall'Italia, che fungevano da barriera a una riscossa rivoluzionaria francese. In Germania, l'Austria ...
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Scrittore politico francese (Cherbourg 1847 - Boulogne-sur-Seine 1922). Allievo all'École Polytechnique, divenne ingegnere civile di ponti e strade, attività alla quale si dedicò dal 1870 al 1892. Ritiratosi [...] ma ispirandosi d'altra parte alla realtà del movimento operaio in Francia, S. compì in questi anni (1905-08) un tentativo per recuperare la sostanza rivoluzionaria del socialismo, fuori della cultura positivistica della socialdemocrazia europea. Egli ...
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Uomo politico irlandese (Carhen House, Kerry, 1775 - Genova 1847). Cattolico, avvocato, si batté per abolire il decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra (1800), promosse l'emancipazione dei cattolici, [...] a ogni iniziativa rivoluzionaria da parte di nazionalisti e indipendentisti di sinistra. Sindaco di Dublino (1841-43), fu arrestato (1844) per la sua attività politica.
Vita e attività
Nel 1789 O' C. si trasferì in Francia nel collegio irlandese ...
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Uomo politico francese (Boudry, Neuchâtel, 1743 - Parigi 1793). Tra i protagonisti della Rivoluzione francese e direttore dell'Ami du peuple, nel 1792 fu eletto alla Convenzione. Fautore della dittatura [...] proponevano il sistema di governo britannico come modello per la Francia. Dal sett. 1789 M. iniziò a pubblicare l'Ami sanculotti parigini. Membro del comitato di sorveglianza del Comune rivoluzionario, con i suoi articoli contribuì a creare il clima ...
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Socialista e teorico marxista (Gudalovka, Tambov, 1856 - Terijoki, Finlandia, 1918). Inizialmente populista, dopo il 1880, rifugiatosi all'estero, P. aderì al marxismo, contribuendo alla sua diffusione [...] famiglia della piccola nobiltà, già da studente P. aderì al partito rivoluzionario dei Narodniki e tra il 1870 e il 1880 ne fu Trasferitosi nel 1880 all'estero (visse in Svizzera, Italia e Francia), P. aderì al marxismo e, grazie all'opera polemica ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1905 - Londra 1983), naturalizzato britannico. Nel 1931 aderì al partito comunista, che lasciò al tempo dei processi di Mosca (1938). Raggiunse la fama con il romanzo Darkness [...] al tempo dei processi di Mosca (1938), tornò in Francia, dove fu arrestato per attività antifascista; fuggito dal noon, lucida e disperata analisi delle contraddizioni del processo rivoluzionario nell'URSS di Stalin, che forma una sorta di trilogia ...
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comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...
coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra uomini politici, e spec. fra gruppi o partiti...