Il biglietto di banca o banconota è un buono emesso da una banca a ciò autorizzata e che questa si obbliga a pagare a vista e al portatore; quando tale titolo invece è emesso dallo stato, per lo più per [...] memorando esempio di catastrofe dovuta alla carta moneta fu dato dalla Francia (v. assegnato). Il ricordo di quell'episodio indusse tutti Italia, dopo le infelici esperienze dell'epoca rivoluzionaria i varî governi rifuggirono dal ricorrere a ...
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VIVALDI, Antonio
Fausto Torrefranca
Violinista e compositore veneziano detto il "prete rosso", come asserisce il Goldoni, dal colore dei suoi capelli. Non se ne conosce con esattezza né l'anno della [...] che rimase, per tradizione, il più popolare soprattutto in Francia e fu oggetto di un tardivo privilegio editoriale nel 1739 ciò, come vi fosse poco compresa l'arte arditamente rivoluzionaria - e già romanticamente "fantastica" - del grande violinista ...
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FRIBURGO (Fribourg, Freiburg; A. T., 20-21)
Adriano Augusto MICHIELI
Fritz GYSIN
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Città della Svizzera occidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta sull'altipiano che divide le Alpi friburghesi [...] attraverso Berna l'influsso della politica di Luigi XI di Francia, trascinarono anche Friburgo non solo nella lotta contro il nel periodo della Rivoluzione francese, la propaganda rivoluzionaria trovasse terreno adatto. Ma la repubblica aristocratica ...
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La società dei bollandisti deve il suo nome al gesuita Jean Bolland che intraprese la pubblicazione degli Acta Sanctorum (v.).
Le origini. - L'opera di Jean Bolland è strettamente collegata ai lavori del [...] sforzi dei collaboratori l'opera è travolta dalla bufera rivoluzionaria.
La rovina. - Nel 1773 la Compagnia di in vita. Nel 1836 una società agiografica volle continuare in Francia la collezione degli Acta Sanctorum. L'opinione pubblica belga si ...
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MIRABEAU, Gabriel-Honoré Riqueti, conte di
Romolo Caggese
Nacque nella piccola terra di Bignon, in Provenza, il 9 marzo 1749, dal marchese Vittorio (v.), e da Maria Genoveffa di Vassan. Fisicamente [...] difesa da lui tentata contro la follia rivoluzionaria che minacciava di travolgere monarchia e paese , ivi 1885; L. e Ch. De Lomenie, Les M. Nouvelles études sur la société franç. au XVIIIe siècle, ivi 1889-91, voll. 5; A. Stern, La vie de M ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] , ma nazionale, nel significato migliore del termine, e non nazionalistica, senza cedimenti confessionali. In Francia, è stata la storia rivoluzionaria e postrivoluzionaria a favorire la comparsa di una pluralità di d.: restauratrici, orleaniste ...
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LAGRANGE (o Lagrangia), Giuseppe Luigi
Ettore Bortolotti
Matematico italiano, nato a Torino il 25 gennaio 1736, morto a Parigi il 10 aprile 1813. Dal 1755 professore nella R. Scuola di artiglieria a [...] e il conseguimento di due premî, conferitigli dall'Accademia di Francia, fecero noto il suo nome ai dotti, e gli di quell'accademia e del Bureau des Longitudes. La bufera rivoluzionaria, che si scatenò nel tempo della sua residenza a Parigi, ...
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Nacque a Fontaines-lès-Dijon a pochi chilometri dalla capitale della Borgogna, probabilmente nel 1091, da genitori appartenenti all'alta nobiltà. Nel 1111 manifestò i primi segni della vocazione per la [...] apostolici e dei petrobrusiani, che minacciavano la Francia in quegli anni: la sua tolleranza religiosa ebbe Arnaldo da Brescia. Reazionario in fondo, rispetto alla teocrazia rivoluzionaria di Gregorio VII, vagheggia un ritorno a quel periodo aureo ...
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Unione dei partiti e movimenti politici che in Italia e, con lo stesso nome o nomi simili, anche all'estero (Francia, Belgio, Olanda, ecc.) diresse e coordinò la resistenza contro gli occupanti tedeschi [...] a mettere a capo del governo F. Parri. La caduta del suo ministero segna la sconfitta dell'azione di rinnovamento rivoluzionario che era il fine politico ultimo di una parte dei membri dei comitati. Indubbiamente non tutto andò perduto: ma la ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] di Stuart Mill (1869).
In un lungo soggiorno all'estero, in Francia, in Italia (1870-71), durante il quale strinse relazioni col agì allora, lassù, negli spiriti, come un lievito rivoluzionario. Un folto gruppo di giovani scrittori si riunì intorno ...
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comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...
coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra uomini politici, e spec. fra gruppi o partiti...