Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] , lo aiutarono a liberarsi dalle idee rivoluzionarie che avevano dapprima sedotto la sua ardente Il conte di C., con prefaz. di E. Visconti Venosta, Torino 1911 (ed. franc. del 1863); F. Ruffini, La giovinezza del conte di C., Torino 1912, voll ...
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VERRI, Pietro
Ettore Rota
Economista e letterato, fratello del precedente. Nacque il 12 dicembre 1728 a Milano; ivi morì il 28 giugno 1797. Iniziò gli studî a 9 anni, nel collegio dei gesuiti di Monza; [...] nella storia italiana "la passione delle anime grandi". Gli eventi di Francia e l'evoluzione dell'illuminismo spingevano il V. nel solco della corrente rivoluzionaria. Egli che aveva combattuto "l'ostinazione per le pratiche antiche" e, perciò ...
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Filosofia del diritto. - Subito dopo la seconda guerra mondiale il dibattito fra filosofi del d. si svolse sotto il segno della "rinascita del d. naturale". Giuridicamente, i regimi fascisti erano stati [...] criminali di guerra; nelle nuove costituzioni (Francia, Italia, Germania, ecc.) furono riaffermati solennemente due volumi Teorie sovietiche del diritto (Milano 1964), e La funzione rivoluzionaria del diritto di P. I. Stučka (Torino 1967, entrambe a ...
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. Movimento politico e sociale, che nel 1838 prese nome dalla carta, scritta da Francis Place per ispirazione di William Lowett, contenente le proposte riassunte in sei punti famosi: suffragio universale [...] decadente, fu galvanizzato dalla notizia della rivoluzione in Francia: fu sottoscritta una nuova petizione che i cartisti e con esso decadeva per molto tempo l'atteggiamento rivoluzionario della classe operaia inglese. In questo decennio il prezzo ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] in Europa il terzo posto (dopo l'U.R.S.S. e la Francia), ma scende al settimo (dietro la Polonia e innanzi alla Romania) quanto timore che contribuisse alla diffusione nel paese delle teorie rivoluzionarie, la politica delle riforme ebbe un arresto; e ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] ancora sono tema prediletto di studio da parte degli amatori di Francia. Nonostante il progresso fatto e l'organicità raggiunta oggi dagli dei cartoni un momento di transizione.
Il movimento rivoluzionario, che, parallelo ai moti politici del terzo e ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] 'ultimo scorcio del 20° secolo la fase forse più rivoluzionaria nella breve ma intensa storia della t. mondiale. Sono casuali puntate nel lungometraggio d'autore: valgano per tutti gli esempi in Francia di La prise du pouvoir de Louis xiv (1966) di R. ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] E. Mejerchol'd e V. Majakovskij è strumento del confronto rivoluzionario. Alla fine degli anni Dieci e soprattutto nel corso dei dire, di analisi critica dei modelli. La produzione di élite in Francia fra le due guerre, vale a dire quella dell'alta m ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] (n. 1935) e J. Steiner (n. 1930), conosciuti e valorizzati più in Francia che in patria; e così è accaduto anche ad A. Muschg (n. 1934) radicale dell'ordine esistente, la sua violenza rivoluzionaria, il suo rigetto della politica di neutralità. ...
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Confini e ripartizioni del territorio. - L'attuale definizione della forma e dei confini del territorio statale è frutto di un processo di formazione secolare, ma i risultati della pressione esercitata [...] popolarità dell'opera. Il più delle volte sia le opere "rivoluzionarie" sia il teatro in prosa non sono opera di un solo marmo, per lo più di scuola europea. Vi si sono distinti artisti formatisi in Francia, come Hua T'ien-yü (n. 1902), Liu K'ai-ch'ü ...
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comitato2
comitato2 s. m. [dal fr. comité, e questo dall’ingl. committee, der. del lat. committĕre «affidare»]. – 1. Gruppo di persone delegate a rappresentare gli interessi di una comunità, a risolvere o studiare problemi di varia natura,...
coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra uomini politici, e spec. fra gruppi o partiti...