CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] cercò di entrare in contatto con le nuove tendenze artistiche della Francia di quegli anni. Tuttavia, nonostante questa esperienza, il C. storica (il medioevo per Labell'Alda, l'età napoleonica per Reliquie).Tuttavia la scrittura gli appariva ora ...
Leggi Tutto
Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] una bibliografia ragionata per servire alla storia dell'epoca napoleonica (Modena), circa mille pagine dedicate alle lettere "da Larroumet, professore della Sorbona e accademico di Francia, ottenendo la partecipazione onoraria di noti intellettuali ...
Leggi Tutto
LONDONIO, Carlo Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1780, figlio unico di Girolamo e Giuseppa Goffredi. La famiglia era di origini spagnole, benestante e dedita ai commerci. Rimasto orfano [...] . Non gli mancò l'esperienza dei viaggi: fu in Francia e in Svizzera e nelle principali città italiane. Tra il a.a. 1982-83; E. Pagano, Il Comune di Milano nell'età napoleonica, 1800-1814, Milano 2002, pp. 125, 217; C. von Wurzbach, Biographisches ...
Leggi Tutto
APOSTOLI, Francesco
Marino Berengo
Nacque a Venezia nel 1755, di famiglia "cittadina originaria", insignita all'inizio del secolo del titolo comitale e tradizionalmente dedita alla carriera di cancelliere [...] non ci è noto, ma che, forse, comprese anche la Francia e la Polonia, oltre la Germania, ove si doveva più sfiducia nell'età trascorsa, si diffonde in iperboliche lodi di Napoleone e non risparmia i sarcasmi alla tentennante politica veneziana del ' ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] provvisoria di Venezia e profugo in Francia, poi durante l'età napoleonica provveditore generale in Dalmazia dal 1805 al 1809, senatore del Regno Italico e conte, fu affidato alle cure, come scrive nei Ricordi, primo e secondo periodo (1801/1823) , 2 ...
Leggi Tutto
Stendhal
Alberto Beretta Anguissola
Il rosso della libertà e il nero della repressione
Stendhal è stato – insieme a Balzac – il maggior romanziere della Francia del primo Ottocento, ma le sue opere [...] è la Restaurazione, che soffoca i giovani; il «rosso» è la libertà, la vitalità della Rivoluzione francese e dell’epopea napoleonica. Lo stile è asciutto e limpido.
Fabrizio: un eroe perfetto
Per i lettori di oggi Stendhal è soprattutto colui che ci ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] anche per la Pre-Raphaelite Brotherhood, formatasi nel 1848 (➔ preraffaellismo).
Diverso è lo sviluppo della pittura romantica in Francia; in epoca napoleonica, A.-J. Gros e P.-P. Prud’hon rinnovano la pittura di storia in tono eroico e idealizzante ...
Leggi Tutto
Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] a Firenze operarono P. Benvenuti e L. Sabatelli; a Milano fu di rilievo la figura di A. Appiani in età napoleonica. In Francia, dove il ritorno all’antico trovò nelle idee della Rivoluzione un forte impulso morale, per J.-L. David il modello classico ...
Leggi Tutto
Poeta, commediografo e narratore francese (Parigi 1810 - ivi 1857). Temperamento brillante, ironico e sentimentale, le grandi liriche di M. rendono come poche il fremito della passione d'amore e i capolavori [...] 1836), in cui è raffigurato il dramma della generazione napoleonica, condannata a un'irreparabile discordia tra i suoi (1844), Mimi Pinson (1844). Fu accolto nell'Accademia di Francia nel 1852; poi un rapido decadimento fisico, dovuto in parte ...
Leggi Tutto
Scrittore e studioso tedesco (Coblenza 1776 - Monaco 1848). Intellettuale inquieto ed eclettico, fu uno degli esponenti di maggior spicco del giornalismo cattolico. Dopo una fase iniziale di salda adesione [...] a Parigi per chiedere l'annessione della Renania alla nuova Francia nata dalla Rivoluzione. Deluso dall'esperienza parigina, si nazionale, combatté con eguale intransigenza prima Napoleone, poi la reazione post-napoleonica. Ne conseguì nel 1816 la ...
Leggi Tutto
napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...