Come indica l'etimologia della parola (dal lat. congredior "procedo insieme", quindi, per traslato, "converso") è qualsiasi riunione per deliberare circa interessi o questioni d'interesse comune. In molte [...] francesi.
Amiens (marzo 1802): vi parteciparono Inghilterra, Francia, Spagna, Napoli per Malta, la Repubblica batava, e vi si conchiuse la pace.
Erfurt (ottobre 1808): vi furono protagonisti Napoleone, attorniato da tutti i sovrani vassalli, e ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] guerra e dei modi di combatterla. Dall'epoca delle campagne napoleoniche in poi, la definizione dei limiti e delle regole della in Belgio, Olanda, Norvegia, in un primo momento in Francia - che ricordava l'attività di reti militari e spionistiche ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] del sec. XVIII il divorzio penetra con la rivoluzione anche in Francia con legge del 1792 che sopprime altresì l'istituto della separazione; viene mantenuto nel codice civile napoleonico del 1805, pur essendosene ridotti i casi in confronto della ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] con la Supplica a Melpomene e Talia. E quando Napoleone nel 1806 creò due compagnie francesi dirette dalla Raucourt, ha un repertorio di tragedie e riscuote un assegno di 12.000 franchi l'anno. Quando nel 1680 avvenne la fusione delle due compagnie, ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] il matrimonio di Isabella di Baviera e di Carlo VI di Francia, al banchetto nuziale si rappresentò l'assedio di Troia. Una ripresa dell'arte conviviale solenne si ebbe ancora sotto Napoleone III, specie nei mesi che la corte trascorreva a Compiègne, ...
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GORIZIA (A. T., 24-25-26)
Giulio LORENZETTI
Pier Silverio LEICHT
Amedeo TOSTI
Claudia MERLO
Pier Silverio LEICHT
Città della Venezia Giulia, capoluogo della provincia omonima (v. appresso), con [...] italiano, come riconobbe lo stesso imperatore Giuseppe II.
Durante il periodo napoleonico Gorizia fu, con alterne vicende, occupata ora dai Francesi e ora dagli Austriaci. Rimase unita alla Francia dal 1809 al 1814. Nei cent'anni che dividono il 1815 ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] della sua ascesa sul trono d'Irlanda. In Germania, in Francia e in Inghilterra il nuovo monarca riceve all'atto dell' di rame rosso (à la Marat), acciaio, ferro. L'età napoleonica porta di moda l'anello con cammeo antico; l'imperatrice Giuseppina poté ...
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TARANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Ciro DRAGO
Giulio GIANNELLI
Raffaele CIASCA
Secondina Lorenzina CESANO
Vincenzo VERGINELLI
Antichissima città dell'Italia meridionale, [...] arrese agli Aragonesi per fame (4 febbraio 1497). Nella lotta tra Francia e Spagna, fu difesa da Ferdinando, primogenito di re Federico, artiglieria e un deposito di armi per volere di Napoleone che intendeva fare di Taranto "une sorte de Gibraltar ...
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LIVORNO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario SALMI
Augusto MANCINI
Gino LUZZATTO
Attilio MORI
Città e porto della Toscana, dopo Firenze il centro maggiore della regione e uno dei porti di maggiore [...] a 96.471. L'unificazione del regno e la perdita del porto franco che ne seguì, produssero, come si è detto, un arresto nello sviluppo l'Accademia italiana di scienze, lettere e arti, d'origine napoleonica, e l'Accademia labronica (1816-68), di cui si ...
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Incoronato il 12 maggio 1937 in Westminster re di Gran Bretagna, dell'Irlanda Settentrionale, dei Dominî d'oltre mare, e imperatore delle Indie, Giorgio VI rinunziava, dieci anni dopo, al titolo imperiale [...] se, d'altro canto, la pace dopo la tormenta napoleonica instaurava nell'isola l'acconcia temperie all'avvento della di soccorrere Malta assediata, nel biennio fra la caduta della Francia e l'azione simultanea di Montgomery ad el-‛Alamein e di ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...
bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...