Diplomatico veneziano (1616 - 1678), appartenente al ramo della famiglia detto di S. Giovanni Novo. Fu ambasciatore in Francia, ove si conquistò l'amicizia del cardinal Mazzarino; commissario per i confini [...] in Dalmazia, dopo la pace di Candia (1671) delimitò (linea N.) il retroterra delle città venete nei confronti dei Turchi. Lasciò incompiuta una Storia della repubblica veneta ...
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Ecclesiastico (Périgueux 1301 - Avignone 1364). Vescovo di Limoges (1324), poi di Auxerre (1329), cardinale (1331), fu zio di Carlo di Durazzo. Durante la guerra dei Cento anni, alla vigilia della battaglia [...] di Poitiers, cercò di rappacificare i sovrani Giovanni di Francia ed Edoardo III d'Inghilterra. Fu protettore di Petrarca. ...
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Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Medico, ma maggiormente dedito all'agricoltura e al giornalismo, nel 1848 accorse volontario in Lombardia per combattere gli Austriaci e nel maggio fu [...] 1873), proseguì la riduzione delle spese militari in un regime di stretta economia, evitando l'intervento in favore della Francia, allora in guerra con la Prussia. Proprio la disfatta francese permise l'acquisizione di Roma al Regno (1870). Dimessosi ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] si diresse in Italia, ove nel breve soggiorno a Ferrara (23 marzo-14 aprile) impressionò in modo decisivo la duchessa Renata di Francia; poi, sistemati (grazie all'editto di Lione) gli affari a Parigi, fu a Strasburgo. Ma a Ginevra, Farel lo esortò a ...
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Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò [...] al posto del padre caduto prigioniero degli Inglesi a Poitiers, domando la rivolta borghese degli Stati generali a Parigi, mentre i feudatarî soffocavano i tumulti della jacquerie, determinati dalla grave ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] , si distinguono per un ampio spazio lasciato al recitativo, alla musica strumentale e ai pezzi corali.
Vita
Emigrato in Francia quattordicenne, al servizio di una damigella di corte, entrò poi al servizio di Luigi XIV. Presto si rese celebre ...
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Poeta (Fivizzano 1755 - ivi 1807); ammesso in Arcadia (1776) col nome di Labindo Arsinoetico, nel 1779 fu imprigionato per debiti. Tornato al suo paese ne ripartì nel 1785 per Napoli al seguito della regina [...] per i quali scrisse l'inno Noi siamo piccoli Ma cresceremo. Nel 1799 si oppose all'unione del Piemonte con la Francia vagheggiando una federazione di repubbliche italiane, e fu arrestato e portato a Grenoble. Tornato in Italia si trovò all'assedio di ...
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Letterato (n. Sutri 1517 circa - m. forse ivi 1572 circa), probabilmente appartenente a un ramo secondario della famiglia comitale romana. Visse i primi anni a Roma, ma dopo l'insuccesso della sua commedia [...] l'Anfitrione (1548) se ne allontanò vagando per l'Italia in cerca di protettori; in Francia (1553-61) pare trovasse fortuna presso quella corte, ma nel 1560 era di nuovo in Italia, dapprima a Firenze e a Venezia, poi (dal 1566) a Roma, dove trascorse ...
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Cardinale (Bologna 1733 - Parigi 1810); nunzio a Colonia (1767), a Lucerna (1778), a Vienna (1785-92), elevato alla porpora il 18 giugno 1792, si trovava a capo della sede vescovile di Iesi allorché Napoleone, [...] per l'esecuzione del concordato stesso. Dette prova di notevole tatto nella liquidazione della spinosa situazione ecclesiastica della Francia dopo la Rivoluzione. Arcivescovo di Milano dal 1802 (incoronò ivi Napoleone, re d' Italia), conte e senatore ...
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Musicista (Crema 1821 - Parma 1889). Iniziò in America la sua carriera di concertista di contrabbasso e direttore d'orchestra e compositore. Diresse stagioni teatrali e concertistiche in America, Inghilterra, [...] Francia, Russia, ecc., e fu acclamato in tutto il mondo come il maggiore virtuoso del suo strumento. Diresse al Cairo (1871) la prima rappresentazione dell'Aida. Pochi mesi prima della morte fu nominato, per consiglio di G. Verdi, direttore del ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima volta in Francia nel 1360 sotto il re...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...