Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] aneddoti sollecitano severe riflessioni sul divario fra i Comandamenti e la loro osservanza.
Nel 1990 K. accettò di lavorare in Francia, dove realizzò La double vie de Véronique (1991; La doppia vita di Veronica), che procurò all'interprete I. Jacob ...
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Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Medico, ma maggiormente dedito all'agricoltura e al giornalismo, nel 1848 accorse volontario in Lombardia per combattere gli Austriaci e nel maggio fu [...] 1873), proseguì la riduzione delle spese militari in un regime di stretta economia, evitando l'intervento in favore della Francia, allora in guerra con la Prussia. Proprio la disfatta francese permise l'acquisizione di Roma al Regno (1870). Dimessosi ...
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Uomo politico italiano (Napoli 1882 - Cannes 1926). Giornalista e docente di filosofia, volontario e decorato nella prima guerra mondiale, fu avverso allo squadrismo e all'illegalismo fascisti, e divenne [...] fra i demo-liberali uno dei capi dell'opposizione in Parlamento. Costretto all'esilio, morì in Francia per le conseguenze di una delle tre aggressioni subite dai fascisti.
Vita e attività
Libero docente di filosofia nel 1913, collaboratore del ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] , si distinguono per un ampio spazio lasciato al recitativo, alla musica strumentale e ai pezzi corali.
Vita
Emigrato in Francia quattordicenne, al servizio di una damigella di corte, entrò poi al servizio di Luigi XIV. Presto si rese celebre ...
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Poeta (Fivizzano 1755 - ivi 1807); ammesso in Arcadia (1776) col nome di Labindo Arsinoetico, nel 1779 fu imprigionato per debiti. Tornato al suo paese ne ripartì nel 1785 per Napoli al seguito della regina [...] per i quali scrisse l'inno Noi siamo piccoli Ma cresceremo. Nel 1799 si oppose all'unione del Piemonte con la Francia vagheggiando una federazione di repubbliche italiane, e fu arrestato e portato a Grenoble. Tornato in Italia si trovò all'assedio di ...
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Pittore e architetto (Piacenza 1691 circa - Roma 1765). Cresciuto nell'ambiente dei Bibbiena, fu poi allievo (1711-18) di B. Luti a Roma, dove scoprì il paesaggio classico; fu suggestionato anche da G. [...] , G. Ghisolfi e V. Codazzi. Protetto dal cardinale de Polignac, ebbe frequenti contatti con gli artisti dell'Accademia di Francia a Roma, di cui fu membro, influenzando in particolare Robert. Eseguì decorazioni, in gran parte perdute nel 1799, per ...
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Appartenente a una famiglia della piccola aristocrazia moldava (Galaţi 1820 - Heidelberg 1873) tornato in patria dagli studî all'estero (Parigi, Pavia e Bologna) con idee liberali, prese parte ai moti [...] profilo di unione personale l'unificazione dei due principati non prevista dal congresso di Parigi del 1856. L'appoggio della Francia e della Sardegna fece superare le opposizioni dell'Austria, della Turchia e dell'Inghilterra, sì che nel 1861, dopo ...
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Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò [...] al posto del padre caduto prigioniero degli Inglesi a Poitiers, domando la rivolta borghese degli Stati generali a Parigi, mentre i feudatarî soffocavano i tumulti della jacquerie, determinati dalla grave ...
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Letterato (n. Sutri 1517 circa - m. forse ivi 1572 circa), probabilmente appartenente a un ramo secondario della famiglia comitale romana. Visse i primi anni a Roma, ma dopo l'insuccesso della sua commedia [...] l'Anfitrione (1548) se ne allontanò vagando per l'Italia in cerca di protettori; in Francia (1553-61) pare trovasse fortuna presso quella corte, ma nel 1560 era di nuovo in Italia, dapprima a Firenze e a Venezia, poi (dal 1566) a Roma, dove trascorse ...
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Medico e botanico (Moretta, Saluzzo, 1765 - Torino 1831); partecipò (1793) a Torino a una congiura contro i principi di casa Savoia. Scoperto, fuggì in Francia dove fu nominato medico delle armate francesi, [...] e poi (1797) medico-capo dell'armata d'Italia. Rientrato in patria dopo la caduta dei Savoia (1798), fu direttore dell'orto botanico di Torino (1801) e prof. di botanica all'università (1806), dedicandosi ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima volta in Francia nel 1360 sotto il re...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...