Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] mercanti e ai pellegrini che la percorrevano (Cella 2003: 60-67).
Nel XIII e XIV secolo si impone una quantità di francesismi, molti dei quali in uso ancora oggi, attinenti ai più vari ambiti della vita sociale (elenchi per aree semantiche in Bezzola ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] ‹ó›).
Quanto ai possibili errori, va posta attenzione praticamente solo alla distinzione tra -è ed -é (quest’ultimo limitato a qualche francesismo, adattato e no, e ai composti con -che: perché, benché, affinché, e così via).
La distinzione tra i due ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] considerata solo arcaica) il carattere di magnificenza o solennità che potevano assicurargli una forma straniera (di solito un francesismo o un provenzalismo) o un latinismo rispetto a quella più usuale: al medesimo significato di ‘vecchio’ non a ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] uscite dall’uso, mentre si sono formati nuovi allotropi in seguito a fenomeni di prestito (➔ prestiti), da lingue straniere (il francesismo chef si è aggiunto alla coppia capo / ceffo; a solaio si è affiancato l’anglolatinismo solarium, ecc.) o da ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] dominano nell’italiano di oggi gli angloamericanismi, che invadono la politica e gli ambiti tecnico-settoriali, mentre i francesismi hanno ancora un certa presenza nello spettacolo.
Sul fronte opposto, quello delle voci ed espressioni di tipo elevato ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , in «quell’arte / ch’alluminar chiamata è in Parisi» (Purg. XI, 81), cioè la miniatura. E sommamente informativo è il francesismo gibetto «forca», perché il suicida che «fece gibetto a sé delle sue case» (Inf. XIII, 151) è un mercante fiorentino che ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] del XIX secolo, secondo il modulo di training e simili formazioni, dalla base foot già presente in football; così il francese recordman è nato dall’incrocio di record e sportsman per indicare colui che in inglese si direbbe record holder. A questi ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] Isidoro Del Lungo nel 1913 per l’anglicismo bookmaker; regista fu coniato da Bruno Migliorini nel 1932 per rimpiazzare il francesismo régisseur; picchiatello si deve a Pio Vanzi, che nel 1936 lo introdusse nei dialoghi del film È arrivata la felicità ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] , inglese) di Simeone Stratico, uscito tra il 1813 e il 1814, e il Dizionario di marineria militare italiano-francese e francese-italiano di Domenico Parrilli (1846-1847), a cui si aggiunga il principale rappresentante (non italiano) di questo genere ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] due anni di studio fu in grado di leggere e tradurre senza ostacoli anche da quella lingua classica.
Disprezzò il francese e la Rivoluzione, gli ideali illuministici e lo spirito borghese che la Francia andava diffondendo in Europa. Tali temi sono ...
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francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...
francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...