Erudito francese (Parigi 1844 - ivi 1911). Operaio fino a 25 anni, autodidatta; entrato nel 1869 all'École pratique des hautes études, fu dal 1871 archivista a Parigi nelle Archives nationales, e dedicò [...] lo sfondo storico della biografia di Villon (Étude biographique sur François Villon, 1877), a pubblicare testi e documenti della storia francese, e a porre le basi della geografia storica in Francia, che insegnò poi all'École des hautes études (dal ...
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Uomo politico francese (Bordeaux 1872 - Parigi 1962). Deputato radical-socialista (1902-22), senatore (1926-40), più volte sottosegretario di stato, fu ministro dell'Istruzione (1914-15) e due volte governatore [...] popolare, tornò più tardi al governo come ministro dell'Interno (1937-40). Prigioniero dei Tedeschi (1943-44), riprese l'attività politica nel dopoguerra come membro (1947-49) e poi presidente (1949-58) dell'Assemblea consultiva dell'Unione francese. ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1846 - Mont-Boron, Nizza, 1914). Dopo la sconfitta di Sédan e la Comune, prese parte molto attiva alla vita politica francese ed europea, in difesa di posizioni [...] estremamente nazionalistiche: lo attestano i suoi Chants du soldat (1872) e Nouveaux chants du soldat (1875). Fu tra i fondatori della "Ligue des patriotes", e nel 1887 seguì e difese apertamente il generale ...
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Generale francese (Belloy-Saint-Léonard 1902 - cielo di Colomb-Béchard, Algeria, 1947); capo dell'ufficio operazioni della 4a divis. di fanteria (1939), fu fatto prigioniero due volte, ma riuscì sempre [...] a evadere e riparò infine in Africa, dove fu incaricato da de Gaulle di organizzare le forze dell'Africa Equatoriale Francese. A capo delle formazioni ricostituite, s'impadronì (1940) del Camerun, puntò sul Lago Ciad, risalendo fino al Fezzan e a ...
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Ammiraglio francese (n. 1619 - m. in mare 1646), figlio di Urbain; ricevette a 21 anni dal cardinale Richelieu, suo zio, il comando di una squadra navale e già nel 1640 sconfiggeva gli Spagnoli dinanzi [...] a Cadice. Percorse quindi una rapida e fortunatissima carriera militare: vittorioso a Barcellona sugli Spagnoli a capo della flotta francese del Mediterraneo (1642), fu creato da Mazarino, alla morte dello zio, comandante supremo della marina, e il 3 ...
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Ufficiale dell'esercito francese (n. Moyenvic 1791 - m. 1882) al quale è attribuito un perfezionamento delle armi da fuoco ad avancarica: sul vitone di culatta era avvitato uno stelo d'acciaio (di qui [...] nella canna lo stoppaccio per ottenere la tenuta ai gas di scoppio. L'invenzione di T. fu adottata dall'esercito francese per costruire la carabine mod. 1846 che equipaggiò anche gli Chasseurs d'Afrique nelle ultime fasi della guerra di Algeria. ...
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Simone de Brion, francese (m. Perugia 1285). Canonico e tesoriere della Chiesa di Tours, cancelliere di Francia (1260), cardinale (1261), ebbe un ruolo di primo piano nella legazione che offrì la corona [...] di Napoli e Sicilia a Carlo d'Angiò (1264) e attese alla riforma della Chiesa francese. Il 12 febbr. 1281, dopo una vacanza di sei mesi del soglio pontificio segnata dalle lotte tra le famiglie degli Annibaldi e degli Orsini, M. fu eletto a succedere ...
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Uomo politico francese (Pamiers, Ariège, 1858 - Nizza 1923). Seguace di Gambetta, entrò alla Camera francese nel 1889, nel 1893 fu sottosegretario alle Colonie, poi (1898-1905) tenne il ministero degli [...] Esteri. Convinto assertore della rivincita sulla Germania, riavvicinò la Francia all'Inghilterra, liquidando il grave incidente coloniale di Fāshōda; concluse con l'Italia gli accordi del 1900 e 1902 (accordo ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata nel 1824 in carcere duro a vita allo Spielberg). Graziato nel 1832, tornò in Italia nel 1859 e fu noninato da Napoleone III commissario generale dell'esercito francese. ...
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Ecclesiastico e diplomatico francese (Saint-Marcel-d'Ardèche 1715 - Roma 1794). Abate, estremamente mondano e galante, in grazia della marchesa di Pompadour, fu inviato ambasciatore a Venezia, dove riuscì [...] a Roma, esercitando tale ufficio sino alla Rivoluzione. Decaduto dalla carica nel 1792, rimase a Roma fino alla morte, stimato per la fedeltà alla Chiesa e dedito all'assistenza del clero francese emigrato. Lasciò: Mémoires et lettres 1715-58 (1878). ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...