Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] lettere dell’alfabeto, dette anche grafemi. Sistemi di s. particolarmente lontani da tale precisione sono quelli in uso per il francese e l’inglese. In generale, poiché le grafie tendono a essere più conservative delle pronunce in una data tradizione ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] e stataliste del luteranesimo, cosicché nel 1934 dovette abbandonare l'insegnamento in Germania e riprenderlo nella Svizzera tedesca e francese. Attualmente insegna a Basilea.
La sua teologia è molto in auge nel mondo protestante, specie fra i gruppi ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] per la neutralità degli Svizzeri e per la stipulazione di un'alleanza tra Svizzera e S. Sede in caso di invasione francese. Appunto allora, nella riunione di Zurigo (primavera del 1523), Zwingli iniziava il suo distacco da Roma. Anche i rapporti tra ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] cui egli scelse di utilizzarli fu ancora quello della biografia: Laurentii Medicis Magnifici Vita (2 voll., Pisis 1784; tradotta in francese come Vie de Laurent de Médicis dit le Magnifique traduit du latin de mons. Fabroni par m. de Serionne, Berlin ...
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CAETANI, Enrico
Gaspare De Caro
Secondogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina di Alberto Pio, conte di Carpi, nacque nel 1550. Nel 1560 ricevette la tonsura e gli ordini minori; in [...] Filippo II, ormai non poteva essere più ignorato il fatto che intorno al Borbone si andava ricomponendo ad unità l'intera nazione francese. E il trionfale ingresso in Parigi di Enrico, nel marzo del 1594, aprì di fatto il nuovo corso dei rapporti tra ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] bellica spagnola era in attività, ma negli ambienti informati si diceva che era solo per strappare un migliore accordo ai Francesi; a Roma, infine, circolavano voci di una mediazione di Clemente VIII fra i due regni cattolici. Sulla base di queste ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] rientrando a Milano ai primi di febbraio del 1500, ma solo con il favore dei suoi sudditi troppo presto delusi dell'occupazione francese. Il 20 febbraio lo raggiunse il B. alla testa di una missione inviata da Massimiliano per felicitare il Moro del ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] e di nuovo a Roma, non trascurando il tema della peste.
Le Prediche quadragesimali in S. Pietro (1577) ebbero una versione francese e decine di edizioni dopo la prima postuma (Roma, appresso Stefano Paolini, 1596), talvolta con l’aggiunta dei Nove ...
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FILONARDI, Mario
Rotraud Becker
Figlio di Scipione e di Brigida Ambrosi, nacque, probabilmente a Roma, nella seconda metà del secolo XVI.
Apparteneva ad una famiglia originaria di Bauco nella diocesi [...] e il Contado Venassino.
I compiti del F. in qualità di vicelegato erano in larga parte condizionati dalla situazione politica francese. Per effetto della conquista di La Rochelle (29 ott. 1628) anche nei territori della Chiesa non erano più da temere ...
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COSTANTINI, Celso
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Castions di Zoppola (Udine) il 3 apr. 1876 da Costante e Maddalena Altan, famiglia di modeste condizioni, secondogenito di dieci fratelli. Il padre faceva [...] fallacia delle tesi del C. a favore di una Chiesa indigena, e il Journal de Pékin, considerato il portavoce della ambasciata francese in Cina. Il C. non reagì pubblicamente alle critiche, ad evitare di ingrossare una polemica che poteva solo andare a ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...