sinfonia Composizione per orchestra affermatasi nel 17° sec. come brano strumentale introduttivo di un’opera o di una cantata e divenuta nel 18° sec. una forma musicale da concerto autonoma e complessa.
La [...] con una partizione dei tempi Allegro-Adagio-Allegro (per es. in A. Scarlatti), e l’altra alla francese, bipartita lento-allegro, secondo il prototipo dell’italo-francese G.B. Lulli. Si tratta di due tipi formali ciascuno con una propria storia e con ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] 7600 km, mentre le frontiere interne (oltre 15.600 km) toccano, da N a S e procedendo in senso antiorario, la Guiana Francese, il Suriname, la Guyana, il Venezuela, la Colombia, il Perù, la Bolivia, il Paraguay, l’Argentina e l’Uruguay, solo di rado ...
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Pianista (Petrópolis 1893 - Rio de Janeiro 1986). Allieva di A. Marmontel al Conservatorio di Parigi, perfezionatasi con A. Cortot, nel 1908 compì una lunga tournée con G. Fauré, iniziando una intensa [...] e Russia. Nel 1941 fondò a Parigi una sua scuola di pianoforte; nel 1954 istituì a suo nome un premio biennale internazionale. Interprete sensibile e raffinata, oltre che insigne didatta, del repertorio romantico e di quello francese del Novecento. ...
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Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] suono, che si indica con l'accento dinamico o intensivo (emphatic o stress in inglese; prosodique o syllabique o tonique in francese). Di tutti i tipi di accento esso è quello che prevale nelle varie lingue europee, pur essendo in ciascuna più o meno ...
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Musicista (Châtellerault 1475 circa - Parigi 1560 circa). Era a Bordeaux nel 1529, ad Anjou nel 1533, ad Angers nel 1535; dal 1548 visse a Parigi, dove nel 1555 fu nominato cantore della cappella reale [...] e povero. La grandezza di J. si manifesta non tanto nelle numerose pagine chiesastiche quanto nel genere della chanson polifonica francese, la cui forma l'artista amplia e arricchisce. Nelle chansons (oltre 250) J. ama comporre vasti affreschi sonori ...
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Musicista (Lilla 1823 - Parigi 1892). Iniziò gli studî al conservatorio di Lilla e li proseguì al conservatorio di Parigi. Nel 1888 acquistò subito rinomanza con l'opera Le Roi d'Ys, probabilmente il suo [...] Sinfonia in sol minore, rimangono tuttora nel comune repertorio, in virtù della fluida, estrosa eleganza, di gusto tutto francese, che sa compensare la scarsezza di interna spiritualità. Anche il figlio Pierre (Puteaux 1866 - Parigi 1943) si dedicò ...
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BORRONO (Borono), Pietro Paolo
Gianluigi Dardo
Nacque a Milano (o nei dintorni verso la fine del sec. XV o agli inizi di quello successivo.
La sua origine milanese è attestata frequentemente dall'aggiunta [...] veniva peraltro siglato "P.P.B.",) bensì Pierre Blondeau. Con il 1534 il nome del B. non risulta più registrato alla corte francese. Due anni più tardi - e probabilmente per la prima volta - diverse sue composizioni per liuto solo (tutte le sue opere ...
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Il codice di Perelà Romanzo allegorico (1911, ripubblicato nel 1954 col titolo Perelà uomo di fumo) di A. Palazzeschi.
Il protagonista, Perelà, è un misterioso personaggio, un uomo fatto di fumo, del quale [...] che scompaia nuovamente, dissolvendosi in una nuvola di fumo uscita dalla cappa di un altro camino.
Dal romanzo il compositore francese P. Dusapin ha tratto l’omonima opera lirica (2003) e da questa la suite orchestrale Perelà Suite, la cui prima ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] teorici nella stessa istituzione, tra l'altro, proietta nuova luce sulla questione se M. conoscesse o meno il coevo dibattito francese sulla musica mensurale. Essendo le opere di M. anteriori, anche se di pochi anni, a quelle dei trattati di Giovanni ...
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Tenore italiano (Napoli 1873 - ivi 1921). Di origine umilissima, studiò con G. Vergine e V. Lombardi. Esordì al Teatro Nuovo di Napoli nel 1894 e cantò poi nei principali teatri del mondo, soprattutto [...] e intense e perfino toni baritonaleggianti. Il suo repertorio si fondava particolarmente sulla produzione italiana e su quella francese. Fu cantante verista superiore agli altri tenori dell'epoca anche per l'ottima scuola; per le sue qualità ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...