GRAVISI, Gerolamo
Virgilio Giormani
Nacque a Capodistria il 15 giugno 1720 dal marchese Dionisio e da Maria Tiepolo (Flego, 1998, p. 30). Un antenato, Nicolò, per aver sventato una congiura per consegnare [...] di Campoformido", il G. non l'osteggiò e, al pari di tutte le famiglie patrizie, la favorì apertamente preferendola ai Francesi (ibid., p. 200). Ne è un esempio il sonetto A Virgilio, nel quale inneggiò al maresciallo austriaco conte Paolo Kray ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] primi studi e Angelo Sgrilli per un corso di filosofia di due anni, intorno al 1772. Verso il 1780 prese lezioni di francese e inglese, e nel maggio di quell’anno vestì l’abito di cavaliere gerosolimitano; nel 1782 andò a Malta per fare le ‘carovane ...
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GRASSI, Francesco
Andrea Merlotti
Nacque a Genova, intorno al 1750, da Giovan Battista. Mancano notizie su di lui fino al momento in cui si trasferì a Torino (circa 1780), dove intraprese la carriera [...] futuro politico, la lingua da adottare doveva essere l'italiano, ed era quindi necessario che il ceto elevato abbandonasse l'uso del francese. Il G., anzi, non esitò a polemizzare con la corte (quindi con lo stesso Vittorio Amedeo III) per il suo uso ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] ne realizzò Johann Mattheson per l’opera di Amburgo (1724).
Anche Nerone, come già Tamerlano, si ispira a una fonte francese, il Britannicus di Racine (1669), da cui Piovene riprende in particolare il personaggio di Agrippina e i nodi del ‘racconto ...
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CUCCOVILLA (Cuccuvilla), Maria
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1735 da Nicola, avvocato barese, morto nel 1745 (V. Forcella, Iscrizioni delle chiese... di Roma, VII, Roma 1876, p. 335). Sposò Giovanni [...] le sue cognizioni fino ad imparare lingue moderne quali il francese, l'inglese e lo spagnolo e lingue antiche, come il numerosi autori, epigrammi ed elegie latine, versi alessandrini in francese, versi in inglese, un sonetto spagnuolo, un'ottava ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] in vastissime letture, al di là di ogni convenzione scolastica, di testi sia latini, sia italiani, sia francesi in lingua originale (in francese parlò e scrisse con pieno possesso). I vistosi successi scolastici gli permisero di ‘saltare’ la quinta ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] soltanto nel 1789 (ms. alla Bibl. naz. di Firenze). Nel 1755, accordatosi con Gerbault, "interprete del re per le lingue francese e spagnuola" e con la editrice "veuve" Quillau, iniziò a pubblicare le Opere del Metastasio corredate da un suo commento ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...]
Tra il 19 maggio e il settembre 1806 madre e figlio tornarono in Italia: si incontrarono a Torino (allora sotto il dominio francese) con il procuratore di lei e con la sorella di Imbonati per decidere il destino di Brusuglio, il maggiore fra i beni ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] papi, d'altra parte l'attenzione per la metodologia di un Ranke o di un Leo o di un Hurter in antitesi al razionalismo francese testimonia in lui la presenza di una sensibilità aperta verso l'esterno; ed è forse da qui che scaturisce la sua proposta ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] , attivi in quel periodo a Roma e fautori di un rinnovamento dall'interno della poesia italiana, per impulso del simbolismo francese e della filosofia ed estetica idealista. L'accostamento è indicativo in quanto il C. non aveva alcun contatto con l ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...