Unione Europea
Luciana Castellina
Il finanziamento nell'ordinamento comunitario
Il Fondo europeo di sostegno cinematografico Eurimages è nato nel 1988, sulla base di un accordo liberamente concluso [...] , anche per cultura e commercio del settore audiovisivo, del voto di maggioranza. E questo proprio nel timore, soprattutto francese, che qualche Stato membro potesse cedere nel negoziato sull'audiovisivo in seno alla WTO.
Il fondamento dell'eccezione ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] un consenso di pubblico sorprendentemente ampio
Dagli anni Sessanta agli inizi del 21° secolo
La Nouvelle vague francese influenzò profondamente la giovane generazione di cineasti norvegesi che, negli anni Sessanta, presero le distanze dai modelli ...
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Distribuzione
Sergio Toffetti
La d., o noleggio, è il settore dell'attività cinematografica che si pone tra la produzione (v.) e l'esercizio (v. impresa) per favorire la diffusione commerciale dei film [...] mercato americano. Nel 1907 l'ambizione monopolistica spinse Charles Pathé a tentare quello che all'epoca gli esercenti francesi definirono un 'colpo di stato': cessare la libera vendita delle sue pellicole affidandole a cinque agenti esclusivisti ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] stesso, fuori dalle logiche del dramma. In questo senso B. si dichiara polemico nei confronti del cinema impressionistico francese o di quelli che considera degli artifici estetizzanti da evitare. Né sposa la poetica sghemba dell'espressionistico Das ...
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LOMBARDO, Gustavo
Aldo Bernardini
Nacque a Napoli, il 13 ott. 1885, da Pietro e Rosa D'Andrea. Cresciuto con altri tre fratelli, tutti destinati a diventare seri professionisti, frequentò il liceo a [...] R. Rindi (Falstaff), con la regia di Del Colle, e le commedie Santarellina (1923) di E. Perego, dall'operetta francese Mam'zelle Nitouche, e Coiffeur pour dames (1924) di A. Palermi, tutti sostenuti da convincenti interpretazioni della Gys.
Volendo ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 7 marzo 1908 e morta ivi il 26 settembre 1973. Tra le poche attrici dell'intera storia del cinema (certamente la prima tra le italiane) a essere celebrata [...] statura mitica, quello di una matura prostituta che tenta di cambiar vita in Mamma Roma (1962). L'insuccesso di un modesto film francese, Le magot de Josefa (1963; La pila della Peppa) di Claude Autant-Lara, in cui è la proprietaria di un'osteria, la ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] L'aîné des Ferchaux (1963; Lo sciacallo), nel raccontare la fuga negli Stati Uniti, dopo un tracollo economico, di un banchiere francese che si lega a un ex pugile e viene da quest'ultimo derubato, aveva utilizzato spazi e tempi tipici del genere, in ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] anomalo è poi Le bal, noto anche come Ballando ballando (1983) di Ettore Scola, per l'ambientazione in una sala da ballo francese, ma più ancora per la scelta di affidare alla sola danza e alle canzoni di mezzo secolo l'intero andamento narrativo.
L ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] e inquietante. È lo stesso effetto sul quale farà leva Vampyr (1931) di Dreyer, girato in ambienti veri e nella campagna francese, immerso (grazie anche alla fotografia di R. Maté) in una strana luminosità, una specie di notte bianca nordica, invece ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] perversa dell'ambiguità.
I due musical forse più arditi della storia del cinema, certamente i più sperimentali ed 'estremi', sono però francesi. Il primo è Les parapluies de Cherbourg che, nel 1964, fruttò al suo autore, Jacques Demy, la Palma d'oro ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...