Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] progettate e costruite a priori. Per alleviare il fastidio nella visione, nei primi anni del Novecento la francese Gaumont regalava agli spettatori delle proprie pellicole un ventaglietto di carta nera bucherellato nella parte superiore (la grille ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] Reisz). Molto aggressiva nei confronti della fiacchezza e della letterarietà del cinema nazionale, rifuggiva sia dall'intellettualismo francese sia dall'accademismo britannico, e sosteneva la libertà espressiva e la creatività pura, la poesia di ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] di Cabiria (1914) diretto da Giovanni Pastrone; dai marchi delle case di produzione, come il gallo della francese Pathé Frères, alle illustrazioni simboliche o connesse tematicamente al racconto impiegate un po' ovunque come sfondo a partire ...
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Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] principale. Gli anni Settanta videro la progressiva scomparsa dal mondo dello spettacolo dell'attore che tenne lezioni presso università francesi e americane, fece apparizioni in alcuni programmi televisivi e di tanto in tanto si concesse il lusso di ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] della prateria di Forty guns costituirono i cardini della successiva ed entusiastica riscoperta da parte della critica francese. All'inizio degli anni Sessanta, il suo stile geniale nelle soluzioni tecniche, trasgressivo e incisivo nelle commistioni ...
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Laughton, Charles
Guido Fink
Attore teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Scarborough (Yorkshire) il 1° luglio 1899 e morto a Hollywood il 15 dicembre 1962. Fu famoso [...] Julien Duvivier (un episodio dell'ingiustamente dimenticato Tales of Manhattan, 1942, Destino) e quello diretto da un altro esule francese, Jean Renoir (il sottovalutato This land is mine, 1943, Questa terra è mia); almeno due piccoli ma eccellenti ...
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Aldrich, Robert
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Cranston (Rhode Island) il 9 agosto 1918 e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1983. Nell'affrontare i generi classici della [...] con i suoi antieroi. Dopo il kolossal peplum Sodom and Gomorrah (1962; Sodoma e Gomorra), in coproduzione italo-francese, girato a Cinecittà con Sergio Leone regista della seconda unità, arrivò il riscatto commerciale con Whatever happened to Baby ...
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Dogme 95
Bruno Fornara
Collettivo di cineasti fondato a Copenaghen il 13 marzo 1995 su iniziativa dei registi Lars von Trier e Thomas Vinterberg, le cui firme appaiono in calce all'atto costitutivo [...] dispersi nel deserto namibiano, in una città abbandonata. Primo film non danese è stato Dogme 5 ‒ Lovers (1999; Lovers) del francese Jean-Marc Barr, storia d'amore tra una commessa parigina e un pittore iugoslavo senza permesso di soggiorno. Fra gli ...
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Scaramouche
Bill Krohn
(USA 1952, colore, 118m); regia: George Sidney; produzione: Carey Wilson per MGM; soggetto: dal romanzo Scaramouche. A Romance of the French Revolution di Rafael Sabatini; sceneggiatura: [...] del "New York Times" lamentassero che la MGM, temendo una reazione di Joseph McCarthy, avesse praticamente eliminato la Rivoluzione Francese (contrariamente a quanto avviene invece nel romanzo di Sabatini e nel film di Ingram), il film si rivela in ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] la regia a David Lynch, il cui Dune (1984) è peraltro segnato anch'esso da una torbida visionarietà. Tusk (1979), produzione francese girata in India e tratta dal romanzo Poo Lorn of the elephants dell'inglese R. Campbell, fu poco più di un diversivo ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...