Forte di un particolare legame con le sue strade, la capitale francese ha più volte rivestito il ruolo di città guida dell’arte calata nello spazio pubblico: dalle prime azioni fuori dai contesti convenzionali [...] e molti altri che insieme ai già citati Blek le Rat e Jef Areosol costituiranno la prima generazione dell’arte urbana francese, ancor prima di quella dei graffiti. La fortuna del genere si protrae sino ai nostri giorni con popolari interpreti quali ...
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Manet, Édouard
Stella Bottai
Cambiare le regole della pittura
Il francese Édouard Manet è considerato il precursore della pittura impressionista per aver portato la luce del Sole nei toni scuri dei [...] passato, come Tiziano, Diego Velázquez, Francisco Goya, Frans Hals (olandese vissuto nel Seicento), o il pittore romantico francese della prima metà dell’Ottocento Eugène Delacroix. Tutti artisti che sapevano ‘disegnare’ il soggetto con i pennelli ...
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Architetto svizzero (n. Losanna 1944) con doppia nazionalità (svizzera e francese). Tra i maggiori interpreti del decostruttivismo, è uno dei punti di riferimento dell'architettura internazionale. Il suo [...] titolo di officier de l'ordre des arts et des lettres in Francia. Ha ottenuto il Grand prix national d'architecture francese (1996), la Royal Victoria medal inglese, oltre a premi dell'American institute of architects e dell'Ordre des architectes de ...
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Pittore (Lipsia 1904 - Antibes 1989). Dopo aver studiato filosofia e storia dell'arte presso l'università di Lipsia, frequentò le accademie di belle arti di Dresda, Lipsia e Monaco e viaggiò (1926-35) [...] per tutta Europa. Nel 1935 si stabilì a Parigi dove, in seguito, assunse la cittadinanza francese (1946). Fin dagli inizî della sua attività pittorica ha abbracciato la via dell'astrazione più rigorosa, muovendo da Kandinskij, Klee e, in una certa ...
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Architetto (Parigi 1817 - ivi 1885), tipico rappresentante dell'eclettismo architettonico francese del secondo Ottocento. A Parigi costruì varie chiese: S. Ambrogio (1863-69); la Trinità (1863-67); compimento [...] di S. Clotilde, iniziata nel 1846 da F. C. Gau; restaurò la Tour Saint-Jacques, Saint-Germain-l'Auxerrois; è suo il progetto (1874) per l'odierno Hôtel-de-Ville ...
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Nome con cui è noto lo scrittore, pittore e disegnatore francese Maurice Dudevant (Parigi 1825 - Nohant, Indre, 1889), figlio di George Sand. Fra i suoi libri si ricordano il romanzo Raoul de la Chastre [...] (1865), memorie di viaggio, come Six mille lieues à toute vapeur (1862), e soprattutto Masques et bouffons (1859), studio vivace e brillante sulla commedia dell'arte, ricco di sue illustrazioni. L'interesse ...
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Scultore statunitense (Dublino 1848 - Cornish, New Haven, 1907) di padre francese e di madre irlandese. Studiò a New York, ma si perfezionò a Parigi (1867-70) e a Roma (1871-74). Tornato negli USA, vi [...] si affermò subito; divenne uno dei membri promotori della Society of american artists. Molto attivo, nonostante l'ineguaglianza d'ispirazione e il declinare degli ultimi anni, eseguì un gran numero di ...
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Pittore polacco (Cracovia 1891 - Sanary-sur-Mer, Var, 1953), naturalizzato francese. Allievo di J. Pankiewicz all'accademia di Cracovia, espose a Parigi per la prima volta nel 1911. Dopo aver servito nella [...] Legione straniera (1914-15), visse a Parigi, formando con A. Modigliani e Ch. Soutine un gruppo noto come morbidezza. Nel 1940 fuggì dalla Francia e si trasferì in Portogallo e quindi negli USA. Nel 1947 ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...