Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] passato dei verbi transitivi con soggetto agentivo (j’ai écrit la lettre) e coi verbi atmosferici (il a plu). Nel francese contemporaneo – tranne in quello metropolitano – si sta assistendo a un’espansione di avoir nel paradigma attivo, anche se être ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] dei secoli XV e XVI, in Casale & D’Achille 2004, pp. 319-329.
DIFIT - Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco, a cura di H. Stammerjohann et al., Firenze, Accademia della Crusca, 2008.
Fergonzi, Flavio (1996), Lessicalità ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] Prefazione, intesa a dimostrare la piena capacità dell’italiano di mettersi al passo con un capolavoro del naturalismo francese. La traduzione di Petrocchi, fondata sulle risorse dell’uso vivo fiorentino, si contrappose a quella, di tenore assai ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] in quegli interventi furono subito riprese e si fissarono stabilmente nell’uso comune: regista in luogo del francese régisseur, autista per chauffeur, apprendistato per apprendissaggio.
In questo suo atteggiamento funzionale il neopurismo non è una ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] propugnò l'istituzione di una cattedra di teologia morale, l'introduzione dello studio delle lingue straniere, in particolare il francese, e della storia veneziana "essendo l'antica troppo rimota dalle idee di questa età e però meno intelleggibile e ...
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A [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice a può presentarsi in diverse forme:
– quando si trova prima di una parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali) può assumere la forma [...] preposizione a (normali nell’uso odierno) sono state a lungo condannate dai puristi, perché rifatte su un modello francese (➔prestiti). Tra queste, molte espressioni della moda
alla Pompadour, alla Luigi XIV
e della gastronomia
risotto alla marinara ...
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ORDINALI, AGGETTIVI NUMERALI
Gli aggettivi numerali ordinali sono ➔aggettivi che indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata.
Sono variabili in genere e numero
il decimo posto, [...] degli oggetti di antiquariato: stile Luigi quattordici, Luigi quindici, Luigi sedici ecc. Si tratta di un’abitudine che si è diffusa sul modello della lingua francese, nella quale si usano di norma i numeri cardinali nei nomi di sovrani e papi. ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] dell’italiano G. Toesca diffuse un moderato classicismo, presente fino alla metà del 19° sec., allorché s’impose un’influenza francese con l’attività di R. Monvoisin e C.F. Brunet Debaines, fondatore nel 1850 a Santiago della Scuola di architettura ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] l’Haggādāh. Notevoli le Haggādōth di Saraievo (di miniatore catalano del 14° sec.); della British Library (Add. Ms. 27210, francese del 13° sec., con scene bibliche); le Haggādōth tedesche si distinguono per gustose scene di genere, come l’esemplare ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] all'arabo 256 milioni, al bengalese 215 milioni, al portoghese 194 milioni, al malese-indonesiano 176 milioni e al francese 129 milioni. La diversa diffusione delle lingue risponde anche a processi di pianificazione e di standardizzazione linguistica ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...