Filologo e letterato (Avenay, Marna, 1800 - Parigi 1881), impiegato e conservatore alla Biblioteca Nazionale, fu, dal 1853, prof. di letteratura francese medievale al Collège de France. Fra le sue opere [...] una traduzione delle opere complete di Byron (1830-36). Ma il suo nome resta essenzialmente legato agli studî di letteratura francese medievale di cui sentì romanticamente il fascino e la grandezza, ma che non studiò col rigore scientifico che fu poi ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] idoneità alla musica sono due cose diverse. Nell’Essai sur l’origine des langues precisa: «Nemmeno la lingua italiana, al pari della francese, è in sé una lingua musicale. La differenza sta solo nel fatto che l’una si presta alla musica, e l’altra no ...
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LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] de là da mar, in Id., Culture e lingue nel Veneto medievale, Padova 1990, pp. 227-267; Id., La Romània d'oltremare: francese e veneziano nel Levante, ibid., pp. 269-286; J. Richard, Culture franque et culture grecque: le Royaume de Chypre au XVème ...
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Lessicografo italiano (San Bartolomeo, Brescia, 1845 - Milano 1911); direttore della Scuola di lingue moderne a Parigi, compilatore di varî dizionarî: francese-italiano (1886-87), inglese-italiano (1892), [...] -97), deve soprattutto la sua notorietà al dizionario enciclopedico Il novissimo Melzi, composto, sul modello di consimili opere francesi, in due parti (linguistica e scientifica) e pubblicato nel 1896 (numerose ristampe, dal 1942 in 2 voll., fino ...
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Storico e filologo (Saint-Yrieix-la-Montagne, Creuse, 1857 - Parigi 1935), prof. di provenzale a Tolosa (1881-89), poi di lingue neolatine e francese medievale a Parigi (nel 1889); socio straniero dei [...] Lincei (1903). È autore di numerosi studî d'argomento francese e provenzale, tra i quali si ricorda Francesco da Barberino et la littérature provençale en Italie au moyen âge (1883). Fu condirettore (1903-06) della rivista Romania. ...
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Filologo (Mulhouse 1862 - Lipsia 1947), prof. di letterature neolatine nelle univ. di Budapest, Vienna e Lipsia, dal 1893 al 1930. Si occupò di letteratura francese antica nei libri Die altfranzösische [...] Wilhelmsage (1896), Der südfranzösische Sagenkreis und seine Probleme (1898), Clément Marot (1926), ecc. Nelle indagini sulla materia epica francese precedette J. Bédier nel sostenere la tesi delle origini recenti delle chansons de geste. ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] ) di F. Mistral, non sono riusciti a risollevarne le sorti.
All’interno delle lingue neolatine, e particolarmente rispetto al francese, il p. si individua per vari caratteri: conservazione di a accentata in sillaba aperta (prov. tal dal latino talem ...
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Sinologo (Torino 1810 - St. Martin-les-Boulangis, Seine-et-Marne, 1862); recatosi in Cina (1835), vi divenne nel 1842 interprete del governo francese. Studiò, oltre al cinese, anche il coreano. Lasciò [...] un Systema phoneticum scripturae sinicae (1841) e il primo volume di un Dictionnaire encyclopédique de la langue chinoise (1845) ...
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Umanista (n. Londra - m. Wadenhoe, Northamptonshire, 1554), cappellano di Enrico VIII. Ottenne il grado di magister artium a Parigi, ove acquistò buona conoscenza del francese. Fu in relazione con T. Moro [...] , e compose opere grammaticali. Importante è la sua compilazione L'esclarcissement de la langue françoyse, specie di dizionario francese a uso degli Inglesi, contenente un repertorio di parole e frasi inglesi oggi disusate, prezioso per lo studio ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] due anni di studio fu in grado di leggere e tradurre senza ostacoli anche da quella lingua classica.
Disprezzò il francese e la Rivoluzione, gli ideali illuministici e lo spirito borghese che la Francia andava diffondendo in Europa. Tali temi sono ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...