Metano
Nicoletta Nicolini
Il più leggero dei combustibili
Il metano è il più semplice composto di carbonio e idrogeno. Noto sin dall’antichità, solo dagli inizi del Novecento il progresso tecnologico [...] il gas che si sviluppa dal fondo di una palude e lo chiama aria infiammabile nativa delle paludi. Nel 1785 il chimico francese Claude-Louis Berthollet dimostra che è formato da carbonio e idrogeno.
Solo agli inizi del Novecento si diffonde l’uso di ...
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fiammiferi
Andrea Carobene
Basta poco per prendere fuoco
I fiammiferi sono bastoncini di legno che si accendono sfregando una estremità su una superficie ruvida. Si tratta di un'invenzione relativamente [...] razzi, William Congreve. I primi fiammiferi, chiamati luciferi, avevano però un odore cattivo. Nel 1830 il chimico francese Charles Sauria sostituì l'antimonio con il fosforo bianco, creando i primi fiammiferi veramente popolari. Questi fiammiferi ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii [...] questo tipo, ad es. la Gidran. Spagnola è la Cartujana. Dei tipi brachimorfi si hanno parecchie razze inglesi, belghe e francesi. I ponies, di piccola statura, rappresentano il prodotto di regioni povere e montane: fra i più conosciuti sono il pony ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] seguente tabella sono riuniti i dati più importanti al riguardo:
I fili più usati sono: per i vigneti a basso ceppo il 14 (calibro francese); per quelli alti il 16 o il 18.
I fili di ferro devono essere ben tesi: ciò che si può ottenere con l'uso ...
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Sostanza dotata di proprietà elastiche, di varia origine e natura.
Botanica
Essudato incolore o bruno, derivante dall’alterazione di cellule dei tessuti corticali o dell’alburno, che si forma a causa [...] delle Amazzoni, e il prodotto ottenibile per indurimento del suo latice era chiamato cahuchu(c), da cui il francese caoutchouc. Lo studioso francese informava altresì che gli Indiani si servivano della g. per vari usi, per farne torce, bottiglie ecc ...
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La t. a. si occupa di studiare, ottimizzare e innovare tutti i processi di sanificazione, trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari. Il suo obiettivo è rallentare e inibire i principali fenomeni [...] primi 60 anni del 19° sec., in seguito alla scoperta nel 1810, del processo di sterilizzazione in scatola a opera del francese N. Appert e a quella del processo di pastorizzazione, messa a punto nel 1861 da L. Pasteur. Questi trattamenti nascono dall ...
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automobile
Nicola Nosengo
Quattro ruote e un motore che hanno cambiato il mondo
Quando comparvero i primi esemplari, l'automobile era ritenuta così lenta, scomoda e con motori talmente inaffidabili [...] a costruire la prima 'carrozza senza cavalli': un trattore equipaggiato di una macchina a vapore, che veniva usato dall'esercito francese per spostare i pezzi di artiglieria. Questo mezzo non aveva molto in comune con le odierne automobili, ma fu il ...
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BORMIOLI, Aleramo
Luciano Segreto
Nacque ad Altare (Savona) il 6 dic. 1873 da Roberto e Enrichetta Bertolotti. Compì gli studi laureandosi presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino [...] 'Ottocento.
I primi decenni di attività della società furono piuttosto difficili. L'agguerrita concorrenza estera, specialmente francese ed austriaca, non perdonava errori, mentre le deficienze tecnico-produttive e commerciali dell'azienda mettevano ...
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Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante [...] E.D. Clarke, E.D. Dodwell, W. Gell, W.M. Leake in Grecia (1801-1806), quelli a Egina (1811), a Basse (1812); dei Francesi in Morea (1829), di L. Ross sull’Acropoli (1833-36), di C. Fellows in Licia (1838), e quelli inglesi al mausoleo di Alicarnasso ...
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Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] in seguito rielaborato originalmente oltralpe e reimportato in Italia attraverso i tipi tedeschi di Basilea e Colonia (1518-49), e quelli francesi disegnati e incisi da R. Granjon (1543-77) e Pierre Haultin (1558).
Intorno alla metà del 15° sec., a ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...