CALDERINI, Marco
Maria Pia D'Orazio
Pittore, nacque il 22 luglio 1850 a Torino da Michelangelo, corriere delle Regie Poste, e da Virginia Pernaud, di nazionalità francese. Portò a termine gli studi [...] Beaux Arts, e inoltre delle Serate italiane e di Science et Art.Nell'anno 1884 egli pubblicò, a Torino, traducendole dalla lingua francese, le Memorie postume di F. Mosso, pittore, che per l'aggiunta di lettere del Mosso a lui dirette, di un profilo ...
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EYDOUX, Leone
Cristina Giudice
Nacque a Torino nel 1829 da Siffredo. impiegato all'intendenza generale della Real Casa. La famiglia, di origine francese, era emigrata in Piemonte prima della Rivoluzione [...] del 1789. Dal 1847 frequentò l'Accademia Albertina ottenendo fin dall'inizio numerosi riconoscimenti: dagli Atti dell'Accademia risulta infatti che nel 1847 gli venne conferita una medaglia per "una statua ...
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JUNCK (Junk, Yunck), Enrico
Francesca Gallo
Nacque il 31 dic. 1849 a Torino, da Giovanni Battista, litografo, e Vittoria Mondino, sarta.
Il padre, di origine francese, aveva impiantato nella capitale [...] sabauda una delle prime industrie litografiche del paese e, come dilettante d'arte, espose alcune prove grafiche alle mostre della Società promotrice di belle arti di Torino, negli anni 1842-43.
Lo J. ...
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GIOJA, Edoardo
Gloria Raimondi
Figlio di Belisario e di Marianna Giovannelli, nacque a Roma il 27 sett. 1862.
Compiuti gli studi classici in un istituto francese di Roma, si dedicò alla pittura sotto [...] la guida del padre - seguace di M. Fortuny e autore di dipinti di genere - con il quale, tra l'altro, eseguì nel 1878 Interno di antiquario (ripr. in Spadini). Tra il 1882 e il 1889 compì viaggi nelle ...
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ARDITI, Andrea (Andrea di Ardito)
Marco Chiarini
Fiorentino, operoso nel sec. XIV, ritenuto uno dei primi orefici che abbia introdotto a Firenze, nella sua arte, l'uso dello smalto francese.
Egli dovette [...] del disegno degli smalti". Ma, in effetti, l'opera appare piuttosto rigida e frammentaria rispetto ad altri esempi coevi, sia francesi: sia italiani.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le Vite... con nuove annotaz. e commenti di G. Milanesi, I, Firenze 1878 ...
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DEL PACE (Paci), Ranieri (Rinieri)
Silvia Meloni Trkulia
Nato a Pisa il 7 maggio 1681 da Tommaso, ricevette la sua prima educazione artistica in famiglia dal cognato Giacomo Perri, forse francese (Perrey?); [...] visse fra Pisa e Firenze (il Gabburri, 1740 c., ne cita soggiorni anche a Urbino e Roma), dove studiò con Pier Dandini e Anton Domenico Gabbiani. Ebbe due mogli: la prima, di cognome De Cecchi, non gli ...
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BERNABEI, Domenico, detto Domenico da Cortona, il Boccadoro (le Boccador)
Pierre Rosenberg-Jacques Foucart
Non conosciamo la data di nascita del B., ma generalmente essa èfissata intorno al 1470, poiché [...] Blois (sei "châlits ") e, nell'ottobre, lavori per la cerimonia di battesimo di Renata di Francia. Nello stesso anno si naturalizzò francese. Nel 1512 prese in affitto una casa a Blois e due anni dopo ricevette 400 libbre per l'arco di trionfo eretto ...
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BAROVIER (Beroverius, Boroverius, Beroviero, Beroero, Berodero, Broio)
Giovanni Mariacher
Famiglia di vetrai attivi nell'isola di Murano a partire dal sec. XIII circa. Il nome può derivare da "Beroviere", [...] di vetro azzurro a quelle bianche di lattimo (o latesino), vasi di calcedonia, tazze di circostanza (dett'e, alla francese, "gobeletti"), una coppa lattimo "con Dante" (evidentemente portava dipinto il ritratto del poeta), ecc. Con l'aiuto di tali ...
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FERRARI, Francesco
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 25 genn. 1634 e fu avviato precocemente alla pittura dal padre Giovan Rocco, di professione mercante, che lo sottopose [...] all'insegnamento di "un certo francese pittore figurista", operante nella zona con il quale il F. collaborò negli affreschi, oggi molto rovinati, della pieve delle Prisciane e in quelli nel palazzo e nella casa Nani Mocenigo a Canda, in provincia di ...
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CHENEVIÈRES (Chiavier, Chavenier), Jean de
Sylvie Deswarte
Originario di Rouen, nacque forse nel 1490 e dovette ricevere una prima educazione come muratore e tagliapietra in Normandia.
Il Vasari è la [...] un progetto su pergamena, che nel 1530 era conservato nel tesoro della chiesa stessa e che oggi è scomparso (Roma, Arch. di S. Luigi dei Francesi, t. 1, f. 112; t. 2, f. 34v; t. 3, f. 36; t. 22, f. 51v; Mollat, 1902, pp. 281 s.; Lesellier, 1931, p ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...