biasimo (biasmo)
Riccardo Ambrosini
Del sostantivo (con ogni probabilità, deverbale tratto da ‛ bias[i]mare ' nonostante il corrispondente franceseantico blasme; cfr. R. Bezzola, Gallicismi, 17 e 236, [...] " perché non asseconda i desideri di ciascuno, cfr. Pagliaro, Ulisse 170, col quale si ricordino le esegesi antiche: " Fortuna... blasfematur et maledicitur ab hominibus " [Graziolo de' Bambaglioli: ma l'etimologico blasphemari è ancora presente in ...
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mancare
Antonietta Bufano
Quanto al costrutto, il verbo ha per soggetto sempre la cosa che manca, con l'unica eccezione di Cv IV XXVI 12 [lievemente merita perdono l'adolescenza, se di cortesia manchi...], [...] aiuto e di conforto da parte di tutti " (Barbi-Pernicone; per l'espressione, il Contini rimanda al provenzale tota gen, franceseantico tote gent). Ancora un paragone in Pg XVII 33: l'imagine (la visione di Estere Mardocheo) si dileguò, rompeo / sé ...
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reame
Luigi Blasucci
Voce che ricorre quattro volte in D., con funzioni semantiche altrove esplicate dal più usitato ‛ regno ' (v.) e con non apprezzabile carica di allusività tonale (la parola deriva [...] dal franceseantico reame o reialme): sì che le ragioni della sua scelta andranno piuttosto ricercate nell'ambito di locali istanze di natura ritmica o fonica (difatti r. è adoperato sempre in versi e quasi sempre - tre volte su quattro - in rima).
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donde
Riccardo Ambrosini
Nelle Rime è adoperato una volta l'avverbio relativo indefinito donde che: XLIV 2 donde che mova chi con meco parla, " da qualsiasi parte " venga chi parla con me: struttura [...] di d. sono chiaramente analoghe.
Con funzione ancora di pronome relativo, ma con il valore di " di cui " (cfr. franceseantico dont, provenzale antico don), d. si trova soltanto in Fiore XLIV 1 Quel Socrato, dond'i' ti vo parlando, / sì fu fontana ...
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maneggiare
Luigi Vanossi
Il verbo è in Fiore CLXXIV 5 Chi 'l su' amico [non] pensa di pelare, / infin ch'egli aggia penna in ala o in dosso / ... quella cotal dovria l'uon maneggiare; / ché quanto ch'ella [...] v. 1 (che trova conferma nel romanzo), e dando a m. il senso di " malmenare ", " maltrattare ", ben documentato per il franceseantico maneier. Se ne ricava un senso che pare più perspicuo: nel suo procedere un po' paradossale, la Vecchia invoca una ...
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fello (fellone; le due forme risalgono rispettivamente al nominativo e all'obliquo: cfr. franceseantico fel, felon)
Le molte occorrenze tracciano un'area semantica piuttosto articolata: originariamente [...] il vocabolo vale " traditore ", " perfido ". In questo senso, sotto la forma ‛ fellone ', è in Vn XXXVII 7 6 Ora mi par che voi [occhi] l'obliereste [il pianto], / s'io fosse dal mio lato sì fellone, / ...
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divisare (devisare)
Luigi Vanossi
Il verbo, di uso abbastanza comune, in tutte le accezioni, nella lingua due-trecentesca (corrisponde al franceseantico deviser), compare una sola volta nella Commedia, [...] è diffuso in un'ampia gamma di significati, nel Detto e nel Fiore (in prevalenza nella forma ‛ devisare ', con vocalismo francese).
In Pg XXIX 82 Sotto così bel ciel com'io diviso, vale " descrivere ", " esporre ", " narrare ", testimoniato anche in ...
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proposto (provosto)
Bruno Bernabei
Luigi Vanossi
In If XXII 94 'l gran proposto, " capo ", " persona di maggiore autorità " (qui detto, con ironica solennità, di Barbariccia, che guida la pattuglia [...] , si nasconde sotto la pece " (Porena). Cfr. Barbi, in " Bull. " XI (1904) 60.
La forma ‛ provosto ', derivata dal franceseantico provost, compare in Fiore CXVIII 2 Vedete che danari hanno usorieri, / siniscalchi e provosti e piatitori! / che tutti ...
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triegua (trieva)
Andrea Battistini
Il termine compare nel significato di " sosta ", " riposo ", " temporanea interruzione ". Nel D. canonico, sempre in rima: la forma plurale in Rime C 30, If VII 88 [...] quando si fa triegua ".
Infine nel Fiore, dove il termine ricorre in una forma più vicina all'etimo risalente al franceseantico, si riferisce sempre alla temporanea sospensione delle battaglie erotiche: lo Dio d'amor sì avea rotte le trieve (CCXVIII ...
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sanitade (santade; santate)
Alessandro Niccoli
Luigi Vanossi
Ricorre nel Convivio, per indicare lo stato di salute di un organismo che è sano, cioè in condizioni di buona salute: IV XXV 12 la buona [...] mentis, non corporis sanitas exigenda est ").
La forma sincopata ‛ santade ', sempre per " sanità ", " salute " (cfr. provenzale santat; franceseantico santé), spesso è ricorrente in testi del Duecento e del Trecento; compare due volte nel Fiore: CX ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
trappola al miele loc. s.le f. Pratica investigativa o spionistica che prevede l’ingaggio di agenti capaci di sedurre qualcuno per ricattarlo o ottenere informazioni riservate. ◆ Per ricattare qualcuno o estorcergli informazioni, infatti, non...