suggello (sigillo)
Alessandro Niccoli
La forma ‛ suggello ' e la forma dotta ‛ sigillo ' sono, negli stessi luoghi, alternate nella tradizione manoscritta: si veda in particolare Pd XI 93 e XXVII 52.
Il [...] impressione di nobiltà, lo quale Cristo volse donare a santo Francesco in segno ch'elli era vero suo seguitatore " (Buti ). L'interpretazione più attendibile del passo sembra quella propugnata dal Torraca e dallo Steiner, per i quali i vivi suggelli / ...
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Alighieri, Alighiero II
Renato Piattoli
Simonetta Saffiotti Bernanrdi
Primo dei cinque figli di Bellincione, nato verso il 1220, per quanto possiamo arguire da un atto del 27 aprile 1246. In questo [...] moglie, sposata tra il 1265 e il 1270, gli avrebbe dato Francesco e Tana, sposa quest'ultima di Lapo Riccomanni. Questa seconda e la Pagliazza nel popolo di S. Michele.
Secondo il Torraca A. sarebbe morto scomunicato per eresia, quindi il suo corpo ...
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MANFREDI, Alberghettino
Isabella Lazzarini
Nacque presumibilmente verso la fine del Duecento, secondogenito di Francesco di Alberghetto, signore di Faenza, e di Rengarda di Malatesta Malatesta detto [...] della S. Sede: Bertrand du Poujet, con Francesco e Ricciardo Manfredi (che nel frattempo aveva riconsegnato 2ª ed., XXII, 2, p. 50; P. Cantinelli, Chronicon, a cura di F. Torraca, ibid., XXVIII, 2, p. 78; B. Azzurrini, Cronica breviora, a cura di A ...
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duro
Ha un numero notevole di occorrenze, prevalentemente in poesia.
Ricorre in senso proprio, riferito genericamente alle cose, in Cv I V 11 dicemo una spada virtuosa che ben taglia le dure cose, a [...] l' " aspra ed austera regola " (Venturi) che s. Francesco si proponeva d'imporre ai suoi seguaci (" vita vestra videtur nobis 66); per converso, i sì duri [" strazianti " li definisce il Torraca] lamenti, f che ben parean di miseri e d'offesi (IX ...
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COLETTA di Amendolea
Mauro De Nichilo
Nacque ad Amendolea, in provincia di Reggio Calabria, nella prima metà del XV sec., ma visse a Napoli, dove sposò una Violante Ferrero. Il padre Antonello, ribellatosi [...] donna infedele, dà l'avvio ad una tenzone. Interviene Francesco Galeota che a nome della donna ribatte e rimbalza in Riv. crit. della lett. ital., II [1886], coll. 105-112; di F. Torraca, in Giorn. stor. della lett. ital., VII [1886], 1, pp. 413-422; ...
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Alberigo, Frate
Vincenzo Presta
, È un de' tristi de la fredda crosta che prega i due poeti, scambiandoli per dannati, di togliergli dal viso i duri veli, le lacrime congelate, in modo da poter sfogare [...] è condannato in Cocito per aver perpetrato col figlio Ugolino e il nipote Francesco la strage della pieve di Cesato: il 2 maggio 1285 furono uccisi frase - il serventese O peregrina Italia citato dal Torraca, e un'invettiva anonima del 1321 contro un ...
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selvaggio (salvaggio)
Antonietta Bufano
Due casi nelle Rime; le altre occorrenze sono equamente distribuite tra Inferno e Purgatorio. La forma ‛ salvaggio ' ricorre soltanto nel Fiore.
Dall'essere " [...] (cfr. i vv. 61-62 Voi credete / forse che siamo esperti d'esto loco). Il Torraca rimanda a Cino Lo gran desio (al v. 34): " selvaggia cioè strana d'ogni pietà ", e a Francesco da Barberino v. 21 " Sta donna [che va a nozze] non dee mostrar d'esser ...
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ventura
Emilio Pasquini
Nelle cinque occorrenze del poema e nell'unica delle Rime (l'esclusione dalla prosa ne significa il sapore poetico) sta, indifferentemente in buona e cattiva parte (al pari di [...] idea del ‛ movimento ': così nel Novellino e in Francesco da Barberino sta per " avventura ", " accidente "; amato da me e non dalla fortuna ", " sfortunato ", " sventurato " (Torraca, Grabher, ecc.), con v. per " buona sorte ". Su questa linea, ...
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FRITTELLA
Teresa Megale
Nome d'arte del buffone ferrarese Giovan Francesco Corione o dei Corioni. Visse nella seconda metà del Quattrocento e risulta iscritto a ruolo nella corte estense dal 1479. F. [...] a dosso: facendo quasi tutti li solazzi, che quando è allegro sole fare" (Torraca, p. 335; D'Ancona, p. 366; Luzio - Renier, p. a ricorrere all'aiuto dei Gonzaga, inviando al marchese Francesco frasi al limite della disperazione più cupa: "Mio Signor ...
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CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] dell'Acilio fu pubblicato a Venezia per i tipi di Francesco Marcolini e a firma di Niccolò Franco un Tempiod'Amore nelle sue Nuove fiamme, Venezia 1561).
Bibl.: F. Torraca, Rimatori napoletani del secolo decimoquinto, in Discussioni e ricerche ...
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