Nacque nel 1697 nel castello di Chamrond e morì a Parigi nel 1780. Manifestò giovanetta un intelletto precoce e spregiudicato, che invano il Massillon tentò di piegare alla religione. Andata sposa nel [...] classici. Nella parte relativa al Walpole, la sua sincerità spietata, posta a un tempo a servigio dello scetticismo più torbido e dell'egoismo più brutale, scompare per far luogo a una schiettezza commossa, a un affettuoso abbandono, che tradiscono ...
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Pittore. Nacque a Crema intorno al 1470, morì circa il 1544. Lavorò a Brescia nel 1493 ad affreschi del duomo, poi distrutti; nel 1495 al trittico ora nella Galleria; nel 1504, alla Deposizione di Cristo [...] altre pitture, tra cui a Bergamo, nella Galleria Carrara, un S. Francesco e una Madonna; a S. Giovanni sopra Lecco, una Pietà del e ritardatarî; resta fisso ai suoi modelli antiquati, è torbido di colore e fiacco di modellato. Da un inizio pittorico ...
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Pittore, nato a Pavia nel 1450, morto nel 1525 o '28. Ha quadri firmati e datati dal 1496 al 1523. Formatosi probabilmente sugli esempî del Foppa e del Civerchio, s'accostò poi alla maniera di Leonardo. [...] sua prima opera datata (1496) è l'effigie di Francesco Sforza, cinquenne, nella Galleria Vaticana. Seguono, tra i più Il suo segno spesso è duro e manierato, il colorito rossastro e torbido.
Bibl.: G. Morelli, Della pittura italiana, Milano 1897, p. ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] soglio pontificio nel 1431 (3 marzo) ebbe luogo subito dopo il torbido avvio del concilio di Basilea, che era stato convocato ai sensi del italiani e, a parte i suoi due nipoti (Francesco Condulmer e Pietro Barbo), nessuno era un esponente tipico ...
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Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] esclusa in tal modo da ogni ingerenza nella direzione della città. Torbidi e tumulti scoppiarono entro le mura di R. tra le fazioni provenienti sia da Napoli sia da parte di Francesco Sforza, dovette affrontare anche le rivolte cittadine fomentate ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] ancora una volta Trentin che, nel torbido periodo aventiniano, riuscì ad espellere dalla democrazia veneziani alla conquista della piazza (1908-1915), Padova 1998.
17. Francesco Piva, Lotte contadine e origini del fascismo. Padova-Venezia: 1919 ...
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Clemente IX
Luciano Osbat e Raoul Meloncelli
vita
di Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 gennaio 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di [...] nel 1632 fu chiamato nel Capitolo di S. Maria Maggiore da Francesco Barberini, che dal 1629 ne era divenuto l'arciprete, e nello legazioni e di alcune sedi episcopali. Vi fu chi vide del torbido in tutto ciò: per una anonima scrittura il papa, "non ...
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Petrarca, Francesco
Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo [...] purifica, espelle dalla realtà tutto quello che è torbido, violento, incondito; non gl'interessa il contraddittorio tentano di ricrearne la vicenda o la Stimmung: la vista di Paolo e Francesca in Tr. Cup. III 83-84; l'apparizione di Laura morta in Tr ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] , ove per poco non nasce un duello col principe di Avellino Francesco Maria Caracciolo dal quale il C. esige il titolo d'"eccellenza e indisponenti della Roma barocca, un accenno, sia pure torbido, di magnificenza e sin di grandezza. La pittura, la ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] altri racconti, Milano 1887), a scritti giornalistici (Un poeta perduto: Francesco Saggini, in Il Convegno, II [1873]; Per la morte di che gli fu spesso rimproverato, insieme con la tonalità torbida, ambigua che pervade stati d'animo e ambienti ...
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cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello maggiore o più forte. 2. Per estensione,...