BONIFACIO da Ceva
Gaspare De Caro
Nacque a Ceva (Cuneo), nella famiglia marchionale che prendeva il nome da questo feudo, presumibilmente tra il 1460 e il 1470. Inviato giovanissimo, in qualità di paggio, [...] primitiva regola francescana, mostrandosi perciò assai più severi che non le due famiglie dei conventuali e le nuove gravissime difficoltà non solo non scoraggiarono l'animoso francescano piemontese, ma ne stimolarono lo spirito combattivo.
La nuova ...
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FOSCARARI, Egidio
Simona Feci
Figlio di Andrea di Astorre di antica e illustre famiglia bolognese e di Orsina Lambertini, imparentato con la famiglia modenese Molza, nacque a Bologna il 27 genn. 1512. [...] episodi quali la discussa predicazione quaresimale di Giovan Francesco da Bagnacavallo, tenutasi a Modena nel 1551 alla Vaticano, Concilio di Trento, 42), scritta in risposta ai severi rimproveri del Morone "vedendo io, che non si sodisfanno i ...
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FONTANI, Francesco
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 23 maggio 1748 da Niccolò di Paolo e da Maria Francesca Meucci, in una famiglia di modeste condizioni. Ancora ragazzo venne accolto fra i chierici [...] Per vivere da "vero ecclesiastico" egli s'imponeva obblighi severi di condotta che dovevano servire a distribuire la giornata tra la [1825], pp. 153-164) e nel 1819 l'Elogio di Francesco Bartolozzi (edito ibid., II [1819], pp. 297-302). Tuttavia il ...
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BORTONI (Bortone, Bertone), Giovanni
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Quindici (Avellino) il 22 sett. 1678 da Aniello e Anna Santoniello. Frequentò il seminario di Napoli - il cui rinnovamento era stato [...] ad un importante conflitto giurisdizionalistico: secondo Francesco Aguirre, autore di un'opera sulla per molti mesi un giorno alla settimana. Egli stesso conferma che furono così severi che gli fecero rifare tre volte i primi due tomi. Alle pp. ...
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GHERARDI, Jacopo
Stefano Calonaci
Nacque a Volterra il 25 luglio 1434 da Niccolò di Gherardo. La madre va probabilmente identificata nella seconda moglie di Niccolò, Albiera di Nanni di Ottaviano Belforti, [...] di due vescovi, di cui uno andrebbe riconosciuto in Francesco Todeschini Piccolomini, cardinale nipote di Pio II. Venuto a di Giovanni d'Aragona, sebbene uomo di ingegno acuto e severi costumi.
Per la composizione della sua fitta corrispondenza (Arch ...
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FARNESE, Francesca (al secolo Isabella)
Stefano Andretta
Nacque a Parma il 6 genn. 1593 dal duca Mario del ramo farnesiano di Latera e da Camilla Meli Lupi dei marchesi di Soragna. Affidata alla nonna [...] luogo, consono alle sue condizioni nobiliari, venne affidata alle cure della zia, sorella di Mario Farnese, la temuta e severa badessa suor Francesca. Il 21 apr. 1602, a soli nove anni, vi fece il suo ingresso.
Il primo periodo fu particolarmente ...
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CARRARA, Bartolomeo
Francesco Raco
Nacque a Bergamo il 22 marzo 1707 da nobile famiglia del luogo, che in un ramo collaterale vantava un titolo comitale. Fece i primi studi, cioè i corsi di umane lettere, [...] Busenello, poi professore all'università di Padova, e Francesco Cavalcanti, anche lui futuro generale della Congregazione teatina e La simpatia qui dimostrata per una condotta morale severa (più che un intento genericamente apologetico nei confronti ...
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PANCIATICHI, Lorenzo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Lorenzo. – Nacque a Firenze, l’11 febbraio 1635, da Niccolò di Lorenzo e da Ginevra Soldani, figlia del senatore Iacopo. Dal matrimonio nacquero altri [...] elevato, e per volere della madre, donna di severi costumi, che, dopo essere rimasta vedova, educò i stato eletto canonico della città di Firenze in seguito alla rinuncia di Francesco Martelli (Salvini, 1782, p. 133) la sua indole si era ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] la necessità della residenza dei cardinali francesi a Roma e della sottomissione dei vescovi alla visita ad limina, l'istituzione di severi controlli sul clero e l'obbligo per i vescovi di convocare i sinodi provinciali per eliminare gli abusi e di ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] partito poco numeroso qual è il nostro", e non lesinava giudizi severi sul suo conto. "Non so molto conciliare colla stima che ho Prédicateurs". Non altrettanto lieto si era invece mostrato Francesco Carrega, il quale scriveva allo stesso Degola che ...
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collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...