. In generale è una convenzione, un accordo su determinati oggetti. Nel linguaggio pubblicistico significa principalmente una convenzione fra la Chiesa e uno stato per regolare materie di comune interesse. [...] internazionali, ed essere sottoposto a tutte le loro conseguenze" (Friedberg-Ruffini, Trattato di diritto ecclesiastico, II, § 48; cfr. anche è di speciale importanza il concordato tra Leone X e Francesco I re di Francia (1516) per l'abolizione della ...
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. Questa parola fece la sua apparizione in Italia nel sec. XII, e servì dapprima a indicare il luogo, dove le cittadinanze insorgenti contro i feudatarî laici ed ecclesiastici si riunivano per deliberare, [...] nella Glossa accursiana ad Instit., I, 2, e attribuito a Francesco d'Arezzo. Vi si parla delle leges e dei plebiscita , parte 2ª (1922), nn. 39, 67 e 75; E. Ruffini Avondo, I sistemi di deliberazione collettiva nel Medioevo italiano, Torino 1927, cap ...
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Il soldato a piedi o a cavallo, vestito, armato e disciplinato per le fazioni della milizia leggiera; è stato chiamato cacciatore per la similitudine coi cacciatori campestri, dei quali imita in guerra [...] Medici e Nicola Ardoino. Capo di stato maggiore di Garibaldi fu Francesco Carrano. Gli ufficiali erano, per la massima parte, veterani Cristoforis, Giuseppe Pedotti, Nino Bixio, Giov. Batt. Ruffini. I servizî si vennero costituendo durante la guerra; ...
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Pittore e medaglista ferrarese. Figlio naturale di Niccolò III d'Este, nato a Reggio circa il 1443, fu educato in Milano dove stette al servizio di Francesco e di Galeazzo Maria Sforza fino al 1469, lavorando [...] a Ferrara dove dipinse (1472) fatti della vita di Sant'Ambrogio in una cappella in San Domenico per conto di Simone Ruffini e fece (1473) un ritratto equestre del duca Borso fra i suoi cavalieri di corte. Prese parte allora anche alla decorazione ...
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Nato a Torino il 30 dicembre 1781 dal marchese Filippo e da Filippina di Sales, morto ivi il 15 giugno 1850. Servì i Francesi dapprima nell'esercito, poi nella corte del principe Camillo Borghese e, come [...] procurò antipatie, inimicizie e calunnie nel campo dei liberali.
Bibl.: V. le opere sotto camillo cavour, specialmente: F. Ruffini, I giansenisti piemontesi e la conversione della madre di Cavour, in Atti della R. Accademia delle scienze di Torino ...
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CELESTINO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione [...] G. H. Pertz, Hannoverae 1879, p. 100), e quella di Francesco Pipino (in L. A. Muratori, Rer. Ital. Script., X, ital. Archiven u. Bibliotheken, XVIII(1926), pp. 101-170; E. Ruffini Avondo, Le origini del conclave papale, in Atti della R. Accad. delle ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] il suo legame stabile, dal 1499 al 1513, con Silvia Ruffini, vedova nel 1501 di Giovanni Battista Crispo, che gli diede quattro dopo la conclusione della pace di Crépy tra Carlo V e Francesco I. Ma la pubblicazione nel gennaio 1547 del decreto sulla ...
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LAGRANGE, Giuseppe Luigi (Joseph Louis)
Luigi Pepe
Nacque a Torino il 25 genn. 1736 da Giuseppe Francesco Lodovico e Teresa Gros, primogenito di undici figli.
La famiglia era originaria della regione [...] suo giudizio i primi lavori di A.M. Ampère, S.-D. Poisson, L. Poinsot, F.F.D. Budan, V. Brunacci, P. Ruffini, M. Barbieri, P. Abbati Marescotti.
L'attività principale del L. in questo periodo era costituita dal notevole lavoro di rielaborazione dei ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] questo periodo (marzo-aprile 1312) avvenne l'incontro tra lui e Francesco Petrarca bambino, che a Pisa aveva compiuto il suo settimo anno ( Deput. toscana di storia patria, Firenze 1922; F. Ruffini, D. e il protervo decretalista innominato, in Scritti ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] le deliberazioni assembleari (v. Gierke, 1913; v. Ruffini, 1927). Questi autori non ignorano che l'individuazione della B., La democrazia dei moderni. Con due discorsi di Francesco Guicciardini sull'elezione e l'estrazione a sorte dei governanti, ...
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