FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] -104). Le composizioni, di ispirazione prevalentemente platonizzante e petrarchista, rivelano, se non una grande originalità, "uno , dove fu chiamato dal marchese di Pescara, Francesco Ferdinando Avalos, signore feudale di Castellazzo. Questi nel ...
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DI FALCO, Benedetto
Gianfranco Formichetti
Non si conosce la data di nascita del D., avvenuta presumibilmente a Napoli nei primi anni del XVI secolo. Di certo nel 1535 vedeva la luce il suo primo lavoro [...] Brescia e ad instantia de li honorabili uomini Antonio Iovine et Francesco Vitolo Librari Napoletani", il Rimario del Falco tra i primi i versi di Petrarca. Il D. sceglie dieci autori disponendoli secondo un preciso ordine: Petrarca, Boccaccio, Dante ...
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CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] direttamente encomiastiche (come quelle di Enrico Bacco o di Francesco De Pietri).
L'elemento caratterizzante delle Armi è nel , desunte dalla tradizione lirica volgare italiana (Petrarca e Boccaccio, ovviamente, secondo la normativa classicistica ...
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FORTEGUERRI, Antonio
Franco Pignatti
Della illustre famiglia pistoiese dei Forteguerri, nacque il 3 nov. 1463 da Domenico di Iacopo e da Angiolina di ser Piero. Era il terzo di sei fratelli, tra i quali [...] sepolto nella chiesa di S. Paolo accanto ai fratelli Scipione e Francesco.
Il F. è autore di un canzoniere petrarchesco tramandatoci in due un'assimilazione più attenta e fedele del lascito del Petrarca, tuttavia le forme castigate e misurate in cui ...
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FORTEGUERRI, Michele
Lucia Megli Fratini
Nato a Pistoia da una delle più illustri famiglie della città, era figlio di Gio. Pietro e di Maria Brunozzi e fratello di Giovambattista il Vecchio. La sua [...] riportati nella prefazione dell'edizione cominiana delle Rime di F. Petrarca, Padova 1722), Laura, introdotta a parlare in prima persona, rende omaggio e onore ai "duo Franceschi", che in maniera diversa hanno contribuito alla sua perenne fama ...
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CERVONI, Giovanni
Nicola Longo
Nacque a Colle Val d'Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo [...] o ai primissimi anni del Seicento.
Opere: Sopra il sonetto del Petrarca "Amor Fortuna e la mia mente schiva", Firenze 1550; Rime , ibid. 1587; Canzone in morte del Serenissimo Don Francesco Medici Gran Duca di Toscana, ibid. 1587; Descrizione delle ...
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BURAGNA, Carlo
Lovanio Rossi
Nacque a Cagliari, ove fu battezzato il 24 dic. 1634, da Giovan Battista e da Maria Cavada.
Il B., che aveva iniziato nella Sardegna gli studi, dopo l'interruzione causata [...] dei potenti: si adattò al servizio del principe Francesco Maria Carafa, nel cui palazzo di Napoli si pp. 172-199; C. Bertani, Il maggior poeta sardo. C. B. e il petrarchismo del Seicento, Milano 1905 (recensione di A. Boselli, in Arch. stor. sardo, ...
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COLONNA, Mario
Nicola Longo
Nacque probabilmente a Roma nella prima metà del sec. XVI da Stefano di Francesco del ramo di Palestrina della famiglia, e da Elena di Niccolò Franciotti, signore di Basanello [...] sull'immagine del nome della sua donna (che diventa una metafora costante del canzoniere) proprio alla maniera del Petrarca; così come alla bimembrazione "normale" della struttura del sonetto corrisponde quella del singolo verso o il suo raddoppiarsi ...
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CERESETO, Giovanni Battista
Francesco Muzzioli
Nacque ad Ovada (Alessandria) il 18 giugno 1816 da Tommaso, pittore, e da Cattarina Calcagno, e, compiuti i primi studi presso le Scuole pie, entrò nell'Ordine [...] di suscitare l'entusiasmo "patriottico" degli alunni basato sullo studio degli autori maggiori (si tocca Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto e Tasso), convinto fosse importante dare ai giovani una solida intelaiatura. Di ispirazione vichiana ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] medio livello, non eccelso né originale imitatore del Petrarca, dotato di una discreta cultura umanistica, G. . Parmense, in Aurea Parma, LXVII (1983), pp. 3-14; Id., Francesco II Gonzaga, Isabella d'Este e altri personaggi storici della poesia di G. ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...