. Antichità classica. - Elogium è parola di dubbia origine (eligere, eloquium, ἐλεγεῖον, εὐλογία), e di vario significato. Latinamente non dice soltanto lode, ma prima ancora motto o breve iscrizione, [...] , il senario giambico. I tituli o elogia degli atrî patrizî hanno di particolare che accompagnano le immagini dei morti in Antonio Cocchi, Appiano Buonafede, Agostino Paradisi, Francesco Galeani Napione, Ippolito Pindemonte, Luigi Palcani. ...
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Canea o La Canea (gr. Χανιά, plurale) è capoluogo del nomós (provincia) più occidentale, e la seconda città per popolazione (27 mila ab. nel 1928; 25 mila nel 1900) dell'isola di Creta. Sorge nel fondo [...] buona parte ridotte a moschee, soltanto quelle gotiche di S. Francesco dei Minoriti e di S. Nicola dei Predicatori e, a giudicare zona), con le marmoree loro membrature, con i loro stemmi patrizî e con le epigrafi in lingua latina, rendono ancora una ...
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MELZI D'ERIL, Francesco
Ettore Rota
Uomo politico italiano, nato a Milano il 6 ottobre 1753 dal conte Gasparo Melzi e dalla contessa castigliana Teresa d'Eril, morto in una villa presso Bellagio il [...] in Milano alla Palatina e a Brera. A 21 anno fu dei 60 decurioni che componevano la municipalità milanese, tutti patrizî. Insieme col Parini, i Verri, il Beccaria, il Pindemonte, Alfonso Longo, fu uno dei più assidui frequentatori del salotto della ...
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Attore e autore drammatico, nato a Venezia nel 1788 da genitori patrizî, morto a Padova nel 1858. Mutò il suo secondo nome Antonio in Augusto dacché Maria Luisa duchessa di Parma lo chiamò una volta, per [...] sbaglio, Augusto. L'amore per un'attrice, Assunta Perotti, lo fece attore nella compagnia comica in cui essa recitava. Nel 1816, sempre restando attore, esordì come autore drammatico, e alle prime commedie ...
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GENTILESCHI LOMI, Orazio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Pisa nel 1563 (o 1565), morto a Londra nel 1647 (o 1638). Si formò a Firenze sotto il proprio fratello Aurelio Lomi nella tradizione tecnica del [...] di S. Cecilia. Dal 1621 a Genova molto lavorò per quei patrizî e vi conobbe il van Dyck, che gli fece il ritratto. dalle acque oggi al Prado.
Orazio ebbe tre figli pittori. Di Francesco e di Giulio si sa che nel 1641 passarono da Londra in ...
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Pittore nato a Sarzana il 12 agosto 1589, morto a Genova il 19 ottobre 1669. Figlio di Giovanni, orafo, che fu suo primo maestro, fu poi mandato a Genova, per qualche mese nello studio di Aurelio Lomi, [...] pittore in breve fu tanta, che quasi tutte le chiese e tutti i patrizî vollero sue pitture; e parecchi dogi si fecero ritrarre da lui. Nel 1635 fra i quali David Corte, Francesco Merani, Giambattista Casoni, e Francesco Gentileschi figlio di Orazio. ...
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Cittadina moderna della Sicilia occidentale, nella provincia e a 14 km. ad est di Palermo, su un'altura a 3 km. dalla costa marittima, a 85 m. di elevazione con 19.051 abitanti.
La città, in amenissima [...] vigneti, è un'antica e celebrata villeggiatura dei patrizî palermitani, che vi eressero ville sontuose. Lo sviluppo specialmente notevole quella Palagonia, costruita nel 1715 da Ferdinando Francesco Gravina, principe di Palagonia, con l'opera di ...
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Nacque a Bologna, di nobile famiglia, il 20 settembre 1663; vi morì il 22 giugno 1735. Appartenne a quella classe di patrizî nei quali era vivo a quel tempo l'amore per la musica, sì da conoscerne perfettamente [...] la tecnica, pur coltivandola per diletto e non per professione; essi la studiavano con serietà e la proteggevano con oculato mecenatismo. L'Albergati Capacelli ebbe dimestichezza coi principali maestri ...
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LIPPOMANO (o Lippomani)
Famiglia veneziana, originaria di Negroponte, trasferitasi a Venezia all'inizio del sec. X, ma ascritta nell'ordine dei patrizî solo dopo la guerra di Chioggia nel 1381, per le [...] benemerenze acquistate in quell'occasione. Parecchi dei suoi membri ebbero alte cariche nello stato: così Marco di Francesco fu ambasciatore presso il pontefice Sisto IV nel 1486 e presso il duca di Milano nel 1489; Girolamo nel sec. XVI fu ...
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GIOVANNI IV Lascaris, imperatore d'Oriente a Nicea
Francesco Cognasso
Figlio di Teodoro II e di Elena di Bulgaria, nacque nel 1250. Il padre, morendo nel 1258, lo lasciò in tutela del fido ministro [...] Giorgio Muzalone e del patriarca Arsenio. Ma, nonostante tutti i solenni giuramenti di fedeltà, una cospirazione di patrizî uccise Giorgio Muzalone in chiesa durante i funerali di Teodoro II. Il governo passò nelle mani di Michele Paleologo, che si ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
BookTok (booktok, Booktok) s. m. inv. 1. Denominazione di un hashtag diffuso nella piattaforma di relazioni sociali TikTok per aggregare contenuti dedicati ai libri e alla lettura. 2. Per estensione, comunità virtuale di lettori, costituitasi...