CIONE di Baglione
Mario Pagano
Nacque a Firenze da un Baglione e da Ciuta figlia di Filippo di Lastra, presumibilmente verso la metà del sec. XIII. C. doveva essere diminutivo di "Uguic [c] ione" secondo [...] ). Altri con i quali, C. tenzonò furono Chiaro Davanzati, Francesco da Camerino e Orlanduccio Orafo.
Di maniera i pochi sonetti d e ami. chevole.
Edizioni: Il testo di "Credo che nullo saggio a visîone" è stato tradito dalla raccolta Sonetti e canzoni ...
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sognare [cong. imperf. 1 singol. sognasse]
Francesco Tateo
Nel significato proprio di " vedere durante il sonno ", il verbo ricorre in alcune similitudini della Commedia, di cui D. si serve per illustrare [...] 4, citato, si fonda la spiegazione data dal Parodi (" Bull. " XXVIII [1921] 25) alla sua lezione congetturale in Cv III XV 6 [e nullo] se non co[me] sognando si può appressare a la sua conoscenza. La Simonelli e Busnelli-Vandelli (cfr. le note ad l ...
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minore
Lucia Onder
L'aggettivo m. si adopera come comparativo di ‛ piccolo ' nei vari significati di questo aggettivo. Talvolta è contrapposto direttamente a ‛ maggiore ' (v.).
Con riferimento a dimensione [...] è per modo minore, quasi come druda de la quale nullo amadore prende compiuta gioia. Nel senso di " inferiore espressione frati minor (If XXIII 3), così chiamati da s. Francesco per raccomandazione di umiltà e povertà, si veda anche FRATE. ...
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presuntoso
Francesco Vagni
. Riferito a persona vale " orgoglioso ", " arrogante " (v. PRESUNZIONE); spesso allude a un'arroganza di ordine intellettuale, manifestata nella presunzione di stabilire [...] sarà oso di dire che Gherardo da Cammino fosse vile uomo? e chi non parlerà mero, dicendo quello essere stato nobile? Certo nullo, quanto vuole sia presuntuoso, però che egli fu, e fia sempre la sua memoria [nobile]; così in XV 12 sono molti tanto ...
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matrimonio
Guy Dominique Sixdenier
. Come per diversi altri sacramenti, D. non parla che incidentalmente del m. e senza darne la teoria.
Il concilio di Trento, inserendo il m. nell'elenco dei sette [...] viro et ligare ipsam alteri vivente primo, quod nullo modo potest, fa una chiara allusione al valore a religione pur quelli che a santo Benedetto, a santo Augustino, a santo Francesco e a santo Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma ...
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BERTINI, Anton Francesco
Domenico Celestino
Mario Crespi
Nacque a Castelfiorentino il 28 dic. 1658; studiò a Siena, nel seminario di S. Giorgio, poi all'università di Pisa ove si laureò in medicina [...] B., aggregato allAdunanza degli Arcadi con il nome di Archemio Anteate, fu autore di alcuni scritti di scarso o nullo valore dal punto di vista scientifico, a carattere essenzialmente polemico, nei quali gli argomenti di natura medica rappresentavano ...
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ABELLA (Abeylla, Dabeylla, de Apulia, de Apilia), Ferrer
Francesco Giunta
Nato nella seconda metà del sec. XIII da Ferrario Abella, nobile aragonese (la tradizione, accettata dal Fontana e dal Coniglione, [...] Orsini scriveva di lui: "Quamvis ipse sit multum sapiens et discretus, tamen aliquando ex arrupto dicit homo illa, que nullo modo voluisset dixisse" (H. Finke, I, p. CLXXII). Le sue numerose lettere sono il ritratto di una pronta intelligenza ...
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reda
Francesco Vagni
Metaplasmo aferetico di ‛ erede ', diffuso nell'italiano antico, che D. usa per lo più in contesti figurati (il valore proprio prevale in Pg VII 118, dove si parla delle rede di [...] nei canti dedicati ai due santi è un aspetto del loro parallelismo): s. Francesco a' frati suoi, sì com'a giuste rede, / raccomandò la donna lamentando la degenerazione delle famiglie romagnole, ricorda che nullo / fatto s'è reda... del... valore di ...
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appartenere
. " Essere parente ": una sola volta, in Rime LXXVII 11 E tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien quanto Giosepp'a Cristo, con allusione [...] ' Gesù Cristo era e sarà Iddio vivo e vero, e Giosef non gli apparteneva nulla, fuori ch'era marito di Santa Maria, senza nullo carnale assembiamento" (ed. Gaiter I II 1). Usi simili di a. sono reperibili in Francesco da Barberino e poi in Boccaccio. ...
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magnifico
Francesco Tateo
Analogamente alla designazione della ‛ magnificenza ' (v.) come qualità propria di Dio, che elargisce doni spirituali adeguati alla sua grandezza, l'uso dell'aggettivo è introdotto [...] (Pd VII 113).
È invece usato a denotare ricchezza materiale, lusso, nelle due accezioni di Cv IV XII 6 (Io in nullo tempo per fermo né le pecunie di costoro, né le magioni magnifiche... tra cose buone o desiderabili esser dissi; il passo traduce ...
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guercio
guèrcio agg. [voce di origine germ.] (pl. f. -ce). – Che guarda storto per difetto fisico, cioè per strabismo, detto sia della persona (in questo caso è spesso sostantivato, e anche usato come soprannome, al masch. o al femm.), sia...
morettiano
s. m. e agg. Seguace o sostenitore di Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico; relativo a Nanni Moretti, al suo stile cinematografico o alle sue posizioni politiche. ◆ La vita di Massimo si snoda con i ritmi...