Doge di Venezia (Venezia 1373 - ivi 1457). Percorse rapidamente e con successo le maggiori cariche interne della Repubblica: fu capo della Quarantia nel 1401, due volte capo del Consiglio dei Dieci nel [...] fu fautore di una politica di espansione e di conquista nel retroterra veneziano, venendo perciò in conflitto con i signori di Milano. Le lotte contro i Visconti si protrassero per circa trenta anni e, mentre in un primo tempo videro Firenze alleata ...
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Uomo politico italiano (Lucca 1498 - Milano 1548). Di ricca famiglia mercantile, nipote di fra Pacifico B., educato a un'austera concezione di vita, ricoprì le più importanti cariche di governo dello stato [...] per sentenza d'un commissario dell'imperatore Carlo V, dopo due anni di prigionia trascorsi dapprima a Lucca e poi a Milano. Falliva così un tentativo, medievale nella sua ispirazione, ma aperto già a più ampio disegno di unificazione regionale e ...
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Filosofo neoscolastico (Busto Arsizio 1886 - Milano 1962); prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) all'univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana [...] che pongono il primato della gnoseologia, O. sostiene il primato della metafisica come "scienza della realtà in quanto realtà" (I fondamenti della filosofia classica, 1950). Altre opere notevoli: L'anima ...
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Librettista (Murano 1810 - Milano 1876); fu direttore degli spettacoli prima alla Fenice di Venezia e poi (1859) alla Scala di Milano. Dall'Ernani (1844) alla Forza del destino (1861), fu librettista prediletto [...] di Verdi; la sua produzione è costituita da una sessantina di libretti, musicati anche da parecchi altri musicisti, tra i quali S. Mercadante ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] nel 1614 a Roma, dove fu impiegato come intagliatore e scalpellino nella fabbrica di S. Pietro. Fu protetto, e avviato alla professione di architetto, da C. Maderno, suo conterraneo e parente, dopo la ...
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Architetto (Milano 1584 - ivi 1658), esponente di spicco di una famiglia di ingegneri e architetti milanesi attivi dalla fine del sec. 16º a tutto il 18º. Capomastro del duomo di Milano dal 1605, realizzò [...] . Architetto di fiducia, con F. Mangone, del cardinale Federico Borromeo, dal 1605 divenne "capomaestro del duomo" a Milano, ricevendo, poi, numerosi incarichi civili e religiosi in città e nella provincia lombarda, nell'espletamento dei quali riuscì ...
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Attore e commediografo (Peschiera 1788 - Padova 1858). Di famiglia patrizia, si fece attore nella compagnia di G. Perotti per amore dell'attrice Assunta Perotti Nazzari, al cui fianco ottenne i primi successi [...] "C. Goldoni" (1823-31); passò poi in altre compagnie e nel 1842 fu insegnante all'Accademia dei filodrammatici di Milano, poi direttore della Compagnia lombarda (1846-54); dal 1856 diresse l'Istituto filarmonico drammatico di Padova. Scrisse 60 ...
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Poeta (Pistoia 1566 - ivi 1645). Fu a Napoli al servizio dei principi di Sulmona, poi a Milano al seguito del card. Federico Borromeo, per 6 anni, quindi a Roma e in Francia, segretario di Maffeo Barberini [...] che, eletto papa (Urbano VIII), lo ricoprì di onori e privilegi. Del moltissimo da lui scritto, ricordiamo il poema Della Croce racquistata (1605, in 24 libri; 1611, in 35 libri), sul riacquisto, da parte ...
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Pittore e incisore (Milano 1723 - ivi 1783). Scolaro di F. Porta, guardò certamente alla tradizione della pittura di genere e animalistica settentrionale (Grechetto) e centro-meridionale (Rosa da Tivoli) [...] nel contesto dell'illuminismo milanese. La pinacoteca di Brera conserva, oltre a dipinti dalla casa Brentani Grianta a Milano, un importante nucleo dei suoi studî a olio su carta. Altre opere nella Pinacoteca Ambrosiana e nelle Civiche raccolte ...
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Patriota (Milano 1805 - Firenze 1881); figlio del conte Marco e di Antonietta Fagnani, l'amica del Foscolo, compromesso nei moti del 1831, espatriò nello stesso anno in Svizzera, poi in Algeria (1834) [...] e negli Stati Uniti (1836). Amnistiato nel 1838, dieci anni dopo fu incaricato dal governo provvisorio della Lombardia di una missione presso Carlo Alberto e poi presso il re di Baviera. Dopo il 4 ag. ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...