La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] ; in fin dei conti diventa cardinale -, non altrettanto può dirsi a proposito dell'imporsi, un secolo dopo, d'un Giovan FrancescoLoredan.
Al ruolo orientante da lui svolto in fatto di scelte espressive, di sensibilità, di gusto, non è estraneo il ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] . A.S.V., Giudici di Petizion, Inventari, b. 390, nr. 15 (1° ottobre 1688). Sul Collurafi, maestro di Giovan FrancescoLoredan e di numerosi patrizi di quella generazione, v. la voce di Gino Benzoni, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXVII ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] fatto parte della Compagnia dei Confidenti. Tale contrastante giudizio affiora nelle annotazioni post mortem; lo sminuisce FrancescoLoredan, laddove lo definisce "buffon tra i commedianti", vanaglorioso al punto di vantarsi anche da morto facendo ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] fatto parte della Compagnia dei Confidenti. Tale contrastante giudizio affiora nelle annotazioni post mortem; lo sminuisce FrancescoLoredan, laddove lo definisce «buffon tra i commedianti», vanaglorioso al punto di vantarsi anche da morto facendo ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] d'una meditazione che conservi un minimo di potenzialità fondante e legante. Non per niente s'afferma Giovan FrancescoLoredan, il nobile che adopera la penna con maggior disinvoltura e che meglio compendia le propensioni e i gusti dilaganti ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] seda" dalla quale pendevano "zoie e perle" portava il 18 febbraio 1531, giorno delle sue nozze, la figlia di Zuan FrancescoLoredan quondam Marco Antonio (ibid., LIV, col. 304).
133. Ibid., XX, coll. 222-223, 22 maggio 1515 (una figlia di Alvise ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] , era senza dubbio rilevante. Alle spalle del Pitteri vi era una società, di cui facevano parte patrizi dell'importanza di FrancescoLoredan, futuro doge, e Giovanni Antonio Ruzzini, erede del doge Carlo. La stamperia del Pasquali, come si è detto ...
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Città e territorio nel Dominio da mar
Donatella Calabi
Governanti e governati: le discordie del vivere civile
Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, una delle [...] , Relazioni, b. 87, Relazione presentata dal N.H. ser Iseppo, ritornato da provveditor a Cerigo, 9 aprile 1620; Relazione di FrancescoLoredan, 27 giugno 1601; Senato Mare, reg. 39, c. 97r, 7 settembre 1569.
66. Ivi, Senato Mare, reg. 39, c. 97r ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] i quali agiografie e scritti di devozione ma anche opere di autori non propriamente ortodossi come Giovan Francesco Biondi e Giovan FrancescoLoredan (36): segno evidente dei rischi che l’accesso alle chiavi del sapere poteva comportare per una donna ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] , tali dettami vennero in ogni caso confermati. Il 26 febbraio 1425 la proposta del savio del consiglio FrancescoLoredan, che aveva chiesto l’immediata abolizione delle leggi che impedivano ai Veneziani il conseguimento di feudi in Terraferma ...
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