Architetto (n. 1791 - m. Venezia 1871), allievo di G. A. Selva, fu un epigono del neopalladianismo veneto; in talune delle sue opere compaiono accenni romantici (campanile di Istrana, 1827). Tra le sue costruzioni, notevoli il palazzo Venier a Monselice e la facciata, incompiuta, di S. Maria delle penitenti a Venezia. Tra i suoi scritti: Compendio delle più importanti regole di architettura, 1830 ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] , venne segnalato per la "copia della figura" (Scrocco, p. 17). Allievo di Ludovico Lipparini, Michelangelo Grigoletti e FrancescoLazzari, negli esami annuali riportò segnalazioni e premi tanto da essere annoverato tra i migliori studenti. Da tali ...
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BUTTI, Lorenzo Valentino
Maria Walcher
Nacque a Trieste da Giuseppe, tagliapietra, e da Maria Sait il 2 ag. 1805. Viene iniziato alla scultura ornamentale nella bottega del padre (Caprin, p. 94). Nel [...] 1825 si iscrive all'Accademia di Venezia sotto la guida di FrancescoLazzari e David Rossi ottenendo, nel 1826, "il primo premio assoluto per i saggi di architettura e prospettiva nonché il secondo "accessit" nella pittura, per il disegno della ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] Paolo Maggiore e il pavimento della cappella di S. Francesco in S. Lorenzo Maggiore (1682).
Numerosi furono anche Egiziaca all'Olmo costituisce l'opera più matura dell'attività del Lazzari. L'architetto si ispirò a talune novità introdotte a Napoli ...
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LAZZARI, Sebastiano (Bastian)
Francesca Rapposelli
Nacque a Verona presumibilmente intorno al 1730. Firmando alcuni dipinti, fu lo stesso artista a qualificarsi come veronese, pittore, scultore e architetto [...] ai piedi della scalinata d'una villa, si legge: "Sebastianus / lazzari / veronen[sis] / pinxit / an.[nus] / MDCCLIII".
ascritti al L. due dipinti tradizionalmente assegnati alla mano di Francesco Bossi da Este (De Logu): un Finto asse a strumenti ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] borbonica davanti alle truppe di Championnet, invano combattute dai lazzari, e la proclamazione (24 gennaio 1799) della Repubblica fine l’intervento militare austriaco. Dopo il breve regno di Francesco I (1825-30), quello di Ferdinando II (1830-59) ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] Lomazzo, 1590, p. 117) così come il cognome Lazzari sembrano fraintendimenti (Sangiorgi, 1970). Il B. stesso si o perdute ("una cappella de la Conceptione" per i frati di S. Francesco: cfr. lettera al duca del 13 luglio 1494 di Guglielmo da Camino, ...
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FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] , posto in opera dal F., con l'aiuto di Andrea Lazzari e Costantino Marasi, a partire dal 1637 (D'Addosio, 194 fino al settimo decennio, quando ristrutturò la facciata di S. Francesco Saverio e ancora nel 1676, quando realizzò oggetti di arredo per ...
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FILOTESIO, Nicola (Cola dell'Amatrice)
Roberto Cannatà
Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un [...] artis pictoriae, Norimbergae et Francofurti 1683, pp. 133 s.; T. Lazzari, Ascoli in prospettiva, Ascoli 1724, pp. 9-11, 59, Antologia di belle arti, 1978, pp. 123-125; R. Cannatà, Francesco da Montereale e la pittura a L'Aquila dalla fine del '400 ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] lastra, che riproduce il dipinto eseguito per la chiesa di S. Francesco in Urbino, è la più vasta e compiuta del B., ma . marchigiana, XI (1933), cfr. Indice a p. 365; A. Lazzari, Memorie di alcuni celebri pittori d'urbino, Urbino 1800, passim; Id., ...
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COVID-19
Sigla scientifica dell’ing. COronaVIrusDisease-(20)19 (‘malattia provocata da un virus, appartenente al genere Coronavirus, identificato nel 2019’) che indica la malattia provocata negli esseri umani dal virus SARS-CoV-2 e caratterizzata...
cordone
cordóne s. m. [accr. di corda]. – 1. Corda di media grossezza, di seta o cotone o lana, usata spec. per guarnizioni di cappelli, vestaglie, borse, ecc., e largamente per tappezzeria. Per altri usi: a. C. elettrico, insieme di due o...