Scrittore e patriota (Livorno 1804 - Cecina 1873). Attivo nel movimento democratico risorgimentale, fu membro del governo rivoluzionario in Toscana (1848-49) e deputato dei Parlamenti subalpino e nazionale [...] inedito sino al 1899); più tardi (1828) usciva il romanzo già citato Battaglia di Benevento, nel quale già si precisano i caratteri fondamentali di tutta l'opera di G.: passionalità e individualismo che non conoscono limiti nel loro ergersi contro il ...
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Letterato (Mansuè 1808 - Napoli 1873). Direttore della rivista triestina Favilla, dopo il 1848 diresse a Venezia il repubblicano Fatti e parole; fu poi a Roma aiutante di Garibaldi e deputato alla Costituente; [...] ormai soltanto le Ballate e soprattutto gli Stornelli patriottici, a imitazione dei rispetti popolari toscani. Notevoli anche i vivaci versi in dialetto veneziano, alcune prose storiche o di polemica anticlericale. Grande successo ebbe a lungo ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] Roma e di qui tornò a Firenze, ove aprì una stamperia con poca fortuna. Dopo altri vagabondaggi, si fermò a Venezia dove fu tra i primi componenti dell'Accademia Pellegrina con il nome di Bizzarro. Si ritirò poi a Monselice dove visse solo e in modo ...
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Scrittore italiano (Sagno, Canton Ticino, 1871 - Lugano 1973); fece gli studî universitarî (laureandosi in giurisprudenza) in Italia, dove ha anche pubblicato quasi tutti i suoi libri; per molti anni fu [...] poco pascoliana, di trepido evocatore di motivi georgici, diede i frutti poeticamente più ricchi, meglio che nei versi (Calliope 1938, 2a ed. 1967; Racconti al passato prossimo, 1941; Io e i miei, 1943; La scatola di pergamena, 1961; Raduno a sera di ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo ...
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Rimatore (Palermo 1579 - Roma 1642); militò contro i Turchi, fu al servizio di varî personaggi, infine si fece ecclesiastico; sostenne lo Stigliani nella polemica col Marino. Oltre a rime di vario genere [...] e a leggiadre canzonette, scrisse due oratorî, La Fede o Il sacrificio di Abramo e Il Trionfo o Incoronazione di Maria Vergine, importanti perché con essi si fissa la forma letteraria dell'oratorio ...
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Verseggiatore (Bonnanaro, Sassari, 1746 - Bessude, Sassari, 1817). Gesuita, insegnò a Cagliari, scrisse in latino i poemetti De Sardoa intemperie (1772, 1774) e Coralliorum libelli duo (1770), in italiano [...] La sanità dei letterati (1774) e La coltivazione della rosa (1776) ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] libertarie, si trovò rapidamente in sintonia con la cultura milanese del periodo napoleonico, stringendo amicizia con i profughi napoletani Vincenzo Cuoco e Francesco Lo Monaco. Nel 1805, dopo la morte di Carlo Imbonati, che dal 1795 conviveva Parigi ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] della mia vita. E siccome questa morale non fui io ma i tempi che l’hanno fatta, così mi venne in mente, che e il 6 febbraio. Un dramma in famiglia. Romanzo contemporaneo, Per Francesco Sanvito, Milano 1862.
G. Berchet, Lettera semiseria, a cura di ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Cozzo, Le "rime sparse" e il trionfo dell'eternità di Francesco Petrarca nei codici vaticani latini 3195 e 3196, in Giorn. stor ), pp. 209-66. Per gli studi del B. su antiche rime e i mss. da lui posseduti cfr. M. Barbi, Studi sul canzoniere di Dante, ...
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francesco
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...