La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] toscano, riducevano le risorse destinate alle attività scientifiche. Quanto al Regno delleDueSicilie, la persecuzione dell’intellighenzia liberale e l’ormai cronica debolezza delle istituzioni aggravarono la situazione degli studi insieme a quella ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] DueSicilie, che mise presto termine a entrambi i tentativi costituzionali. Tuttavia, nel frattempo, non erano mancati i segnali di un forte consenso sociale alla svolta politica. Ne son prova, soprattutto nel Mezzogiorno, i trionfi della carboneria ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] i territori soggetti all’Impero asburgico), vuoi per dimensioni ridotte (il Granducato di Toscana), vuoi per insipienza dei sovrani e dei gruppi al potere (il Regno delleDueSicilie Stanislao Mancini, Giovanni Nicotera, Francesco Crispi.
Di fatto il ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] sua posizione a Londra negli anni di Francesco Crispi al governo. Tra i cooptati vanno invece segnalate le carriere i funzionari che passarono nella nuova amministrazione unitaria – mentre non bisogna dimenticare che il Regno delleDueSicilie aveva ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] al Nord: a Torino e a Modena.
Nel Regno delleDueSicilie il Concordato del 1818, con il suo giurisdizionalismo moderato, un ultimo e disperato tentativo, Francesco II concesse la Costituzione (25 giugno 1860), i vescovi furono in gran parte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ricerca e istituzioni: dall’Unità alla Liberazione
Giovanni Paoloni
Scienza e istituzioni nella costruzione dello Stato unitario
Per comprendere la formazione del sistema della ricerca scientifica nell’Italia [...] delleDueSicilie: della sanità pubblica (1887), dell’Istituto vaccinogeno dello Stato (1888), e allo sviluppo della rete dei laboratori locali di igiene pubblica, fortemente voluti da Stanislao Cannizzaro. Si trattava di ambiti per i quali Francesco ...
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Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] importante rappresentante della comunità fu Francesco Crispi, che durante l’esilio dal Regno delleDueSicilie era Roma 2006; G. Panessa, M.T. Lazzarini, La Livorno delle Nazioni. I luoghi della memoria, Livorno 2006.
5 R. D’Antiga, La comunità greco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e Risorgimento nazionale
Marco Ciardi
Lo sviluppo della cultura scientifica nell’età del Risorgimento costituì un importante elemento del processo che portò all’unità nazionale, contribuendo [...] i rapporti tra Charles Babbage (1791-1871) e numerosi scienziati italiani. Tra il 1827 e il 1828, Babbage effettuò un viaggio in Italia, visitando numerose zone, tra cui il Regno di Sardegna, il Granducato di Toscana e il Regno delleDueSicilie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] Francesco Cigna delleDueSicilie. Pur ispirandosi alla concezione illuministica della scienza quale attività utile per «la felicità dei popoli» e per il «pubblico bene», la napoletana Reale accademia delle scienze e belle lettere non produsse i ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] delle relazioni diplomatiche tra il Regno delleDueSicilie e Francia e Inghilterra, la fallita insurrezione siciliana del barone Francesco a cura di M. Cancarini Petroboni - M. Fugazza, I, Firenze-Bellinzona 2001, p. 469; II, Firenze-Bellinzona 2005 ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
cuffariano
agg. Relativo a Salvatore Cuffaro. ◆ Francesco Forgione (Prc): «Le leggi approvate su precari e forestali rappresentano risposte in stile cuffariano ai problemi di due importanti categorie di lavoratori della Sicilia». (Sicilia,...