EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] 26 genn. 1726 dal notaio Francesco Antonio Mayo, della terra di Baranello, presenti i tre fratelli Eboli; evidentemente, 23 luglio). Ormai la conquista delleSicilie poteva dirsi conclusa; Napoli, dopo più di due secoli, tornava ad essere capitale ...
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Incoronazioni
JJürgen Petersohn
Secondo la tipologia stabilita da Carlrichard Brühl (1982, pp. 2 ss.), nei rapporti pubblici di un monarca con le insegne della corona si devono distinguere differenti [...] Sicilia così come era desiderio del papa, Federico legittimò la sua partenza alla volta della Germania nella primavera di quello stesso anno. Dopo idue -Weimar-Wien 2003.
(con la collaborazione di Francesco J.M. Roberg)
Traduzione di Maria Paola ...
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CAMPONESCHI, Antonuccio
Peter Partner
Figlio di Lalle (II), fu espulso con la sua famiglia dall'Aquila nel luglio del 1391. Il 20 sett. 1393 rientrò in città, seguito poco tempo dopo dal fratello Giampaolo, [...] francescano Giovanni da Capestrano funse da intermediario in dispute tra il re, i Camponeschi e L'Aquila circa la custodia delle fortezze di Cittareale e di Antrodoco: i (1899), pp. 43 s.; Quattro cronache e due diarii inediti..., a cura di G. Pansa, ...
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PIETRO II, re di Sicilia
Pietro Corrao
PIETRO II, re di Sicilia. – Nacque nel 1305 a Palermo da Federico III, re di Sicilia, e da Eleonora d’Angiò.
L’imposizione da parte del padre del nome dell’avo [...] che la successiva guarigione dei due sovrani fu occasione di festeggiamenti intero fronte dell’aristocrazia, capeggiato da Francesco Ventimiglia e a cura di G. Porta, I-II voll., Parma 1990-91; Cronaca dellaSicilia di Anonimo del Trecento, a cura ...
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PIPINO, Francesco
Marino Zabbia
PIPINO, Francesco. – Nacque a Bologna verso il 1270, da Rodaldo, membro di una famiglia di cui sono noti altri componenti che furono giudici e notai.
Entrato prima del [...] inoltre fece per gli ultimi due secoli del suo racconto un riguardanti l’Italia meridionale e la Sicilia: i più antichi sono le lettere di del sec. XIV (1245-1320), in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, s. ...
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Stato sorto (1816) dall'unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia (che restaurava l'autorità borbonica su tutta l'Italia merid.) e durato fino al 1860.
I moti antiborbonici
Nel 1820 il Regno si sollevò [...] , mantenuta dal successore Francesco II (1836-1894). Intanto R. Pilo e F. Crispi, in contatto con G. Garibaldi, prepararono il terreno per la sua spedizione ponendosi a capo dell'insurrezione antiborbonica in Sicilia. I Mille, vittoriosi contro ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
cuffariano
agg. Relativo a Salvatore Cuffaro. ◆ Francesco Forgione (Prc): «Le leggi approvate su precari e forestali rappresentano risposte in stile cuffariano ai problemi di due importanti categorie di lavoratori della Sicilia». (Sicilia,...