Città della Spagna, nella provincia di Jaén, capoluogo di partido Judicial, situata su una collina, a 600 m. s. m. alla destra del Guadalquivir. Ha una stazione sulla linea ferroviaria Madrid-Cordova. [...] Vivatia dei Romani. Delle sue mura antiche, fiancheggiate da forti torrioni, non rimangono che le rovine. Se si eccettua il la cattedrale, l'istituto, e i resti del convento di S. Francesco. Tra le cose più belle della città è la piazza del Popolo, ...
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Generale, decorato di medaglia d'oro ad memoriam. Nato a Dusino (Alessandria) nel 1856, cadde sul monte Zebio il 6 luglio 1916. Arrolatosi volontario nell'esercito e frequentati poi i corsi della scuola [...] promosso successivamente colonnello e maggior generale. Al comando della brigata Milano sugli Altipiani, mentre, in una fase difficile della lotta, dava le disposizioni per un nuovo attacco alle forti posizioni dello Zebio, fu ucciso da una granata. ...
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ZECCHI, Carlo
Pianista, nato a Roma l'8 luglio 1903. Iniziò lo studio del pianoforte con la madre e lo completò nel R. Conservatorio di S. Cecilia a Roma, sotto la guida di Francesco Bajardi. Ebbe anche [...] giri di concerti in Europa, nelle due Americhe, in Oriente, sempre accolto trionfalmente, si è affermato come uno dei più forti pianisti e dei più originali interpreti dei nostri tempi. Dal 1934 professore nel R. Conservatorio di S. Cecilia a Roma. ...
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Pittore (Canale, Serino, 1657 - Barra, Napoli, 1747). Allievo di suo padre Angelo, nel 1674 si trasferì a Napoli dove studiò con F. De Maria. Determinante per la sua formazione fu la lezione di L. Giordano, [...] della prima fase, che uniscono alla grande sensibilità cromatica e luministica una maggiore solidità volumetrica, sottolineata dai forti contrasti tra ombre e luci, in composizioni complesse e scenografiche (affreschi della sacrestia di S. Paolo ...
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Condottiero (Carmagnola 1385 circa - Venezia 1432); al soldo di Facino Cane, seguì alla sua morte le sorti della vedova Beatrice di Tenda, risposatasi con Filippo Maria Visconti, ed ebbe parte notevole [...] la vittoria, procedendo il C. fiaccamente nonostante le aperte sollecitazioni del senato veneto che continuava ad appoggiarlo, sempre più forti si fecero le voci di suoi rapporti segreti con Filippo Maria Visconti. Sicché, alla fine, arrestato, fu ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] Alla fine degli anni Trenta collaborò con il nuovo duca Francesco III, di cui era stato precettore, preparò i dedicato ai RIS); M. Fubini, Da M. al Baretti, Bari 1946; F. Forti, M. fra antichi e moderni, Bologna 1953; A. Vecchi, L’opera religiosa del ...
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Ciclismo
Claudio Gregori
Come nasce la bicicletta
Le origini della bicicletta sono avvolte nella leggenda che narra di come il conte de Sivrac nel 1790, in piena Rivoluzione francese, avrebbe inventato [...] venir fuori dal torrente Colau e lo salva si chiama Francesco Camusso. È un vincitore del Giro, ma avrebbe potuto e 15″ su Lejarreta. Finisce decimo in quel Tour. È un corridore forte, ma non pare un re. È Chiappucci a promuovere la sua ascesa al ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] adenomatosi e villosi (v. Cole e McKalen, 1963). Le informazioni fin qui raccolte circa tali lesioni depongono per una forte e consistente associazione tra polipi e cancro intestinale, di natura causale nella maggior parte dei casi. Il polipo è un ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] ad imporre quegli obblighi che incontravano le più forti resistenze dei ruteni, come quello del celibato . ital., LXXV (1963), pp. 475-537; R. De Maio, Alessandro Franceschi e il card. Pierre Gondi nella riconciliazione di Enrico IV, in Mélanges E. ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] XXIII, 39), e subito dopo, nel '47, si recò presso Francesco Ordelaffi, a Forlì, donde inviava una lettera (Epist., VI) a che non conosce limiti morali o razionali, e "sì come più forte, l'altrui leggi non curando annullisce, e dà le sue".
Anche ...
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indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...