Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] lingua del romanzo: il viaggio a Firenze e l’immersione nel fiorentino parlato lo convincono che la fonte a cui rifarsi devono essere non cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Sabatini, Francesco (1987), Questioni di lingua e non di stile. ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] predicazione barocca, teorizzata da Paolo Aresi e da Francesco Panigarola, e praticata con teatrale stile ‘missionario’ da dell’età barocca proviene da un protagonista del dibattito: il fiorentino Carlo Dati (1619-1676), accademico della Crusca e del ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] ora conservata nei cod. Oxon. Corpus Christi College 243 e Fiorentino B. Naz. Palat. 639), ma la volle rivedere (cui appartenne il cod. Paris. B. Nat. lat. 16581); Francesco Petrarca, nelle cui mani il Minio-Paluello lo ritiene capitato poco prima ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] , Cosimo (1567), Ragionamenti accademici di Cosimo Bartoli gentil’huomo et accademico fiorentino, sopra alcuni luoghi difficili di Dante, Venezia, Francesco De Franceschi.
Richardson, Brian (1984), Trattati sull’ortografia del volgare, 1524-1526 ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] si riassume in volgare nei nomi di ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio e in latino nel movimento l’italiano. Il nome da dare alla lingua – volgare, fiorentino, toscano, italiano – è il tema canonico della questione della lingua ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ») – e suffissi (-aro/a e -arolo/a, corrispondenti ai fiorentino -aio/a e -aiolo/a: cravattaro anche nel valore di « Untersuchungen, Tübingen, Niemeyer.
Bertoni, Giulio & Ugolini, Francesco A. (1939), L’asse linguistico Roma-Firenze, «Lingua ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] scriverla» (Vita scritta da esso I, iv, 2): il fiorentino è fonte di comunicazione viva e popolare per l’uno, lingua 2 voll. (1a ed. Modena, Bartolomeo Soliani, 1706).
Soave, Francesco (2001), Gramatica ragionata della lingua italiana, a cura di S. ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] si consideri che, sotto alcuni punti di vista, il fiorentino colto d’età laurenziana potrebbe essere considerato una lingua cortigiana di C. Dionisotti, Torino, UTET, pp. 73-309.
Bruni, Francesco (a cura di) (1994), L’Italiano nelle regioni. Testi e ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] dei curiales, reclutati in buona parte dalle élite fiorentine che andavano acquisendo anche il potere economico in potestaria de Como (Lettera di Esterolo Visconti podestà di Como al Duca Francesco Sforza, 1451; cit. da Tavoni 1992: 217)
(2) Anche ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] . Disegnando il profilo del bravo predicatore nel 1609, padre Francesco Panigarola, celeberrimo maestro del pulpito, raccomanda semplicità ed eleganza, suggerisce l’uso del fiorentino vivo, consiglia di evitare arcaismi e latinismi eccessivi non meno ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...