Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] di Giovanni Benvenuti (allievo, a sua volta, di Ercole Gaibara) e non certo di G. B. Bassani, di lui più giovane di L'opera 3ª, datata Roma il 20 settembre 1689, dedicata al duca Francesco II di Modena, ritorna al genere da chiesa dell'opera 1ª ed ...
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Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci da due altri tipi di sedile ugualmente comuni: thronos e diphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello privo di schienale e di braccioli, e il thronos [...] stile bizantino", adorna di avorî figuranti le fatiche di Ercole, che "convengono all'età del rinnovato impero occidentale". coperta da un baldacchino come quella della chiesa di S. Francesco ad Assisi (sec. XIII); la decorazione invece riflette nel ...
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LULLI, Giovanni Battista
Henry Prunières
Compositore, nato a Firenze il 29 novembre 1632, morto a Parigi il 22 marzo 1687. Il padre, Lorenzo, era mugnaio a Firenze. Della sua infanzia non si sa nulla [...] a lungo anche compositori come Carlo Caproli e Francesco Cavalli. La formazione del L. si spiega così è però possibile precisare la parte da lui presa nelle trame ordite contro l'Ercole Amante di P. F. Cavalli nel 1662. Dopo la partenza del maestro ...
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RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] con le tele dei fatti di Apollo, di Fetonte e di Ercole (il Bivio è tratto interamente da Annibale Carracci) e vi l'episodio della pala del Crocifisso col San Carlo di S. Francesco dei Macci dipinto dal R. di passaggio a Firenze in sole quattordici ...
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Scultore ed architetto, nato nel 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio Ammannati. Rimasto orfano di padre a dodici anni, entrò per campar la vita nella "accademia" di Baccio Bandinelli. Con questo presuntuoso [...] in Bernardo Benavides, dotto gentiluomo, che gli fece scolpire un Ercole, un Giove e un Apollo oggi nel palazzo Venezze, e nel Udienza del Bandinelli. L'opera non fu terminata e il granduca Francesco se ne servì per la villa di Pratolino. Nel 1559, ...
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Scultore. Nacque a Firenze probabilmente il 7 ottobre 1488 da Michelagnolo di Viviano; morì nel 1560. Il padre (1459-1528), detto da Gaiole, era uno dei migliori orefici di Firenze. Fu allievo del padre [...] Firenze (del 1515), e quella d'un abbozzo colossale per l'Ercole e Caco destinato alla "ringhiera" del Palazzo Vecchio, abbozzo che braccia mancanti), che doveva essere mandata in dono a Francesco I; per l'ingresso della villa del cardinale Giulio ...
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Pittore. Nacque a Ferrara, secondo quanto si suppone, circa il 1460, morì a Mantova nel 1535. Fu educato da Cosmè Tura, come dimostra un S. Sebastiano dove è la scritta col suo nome, in ebraico, nella [...] e prima, nel 1518, colorì una Venere da inviarsi al re Francesco I; nel 1520 ritrasse l'umanista Mario Equicola; nel 1525 compì il pittore è attratto a Bologna dai gloriosi affreschi di Ercole da Roberti nella cappella Garganelli, e, senza l'energia ...
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Nacque da Ercole I e da Leonora d'Aragona, figlia di Ferdinando re di Napoli, il 21 luglio 1476 a Ferrara, successe al padre il 25 gennaio 1505, e morì a Ferrara il 31 ottobre 1534. Sposò in prime nozze, [...] Modena. Venuto il Lautrec in Italia, il 25 novembre 1527, A. tornava all'alleanza con Francia e otteneva per l'figlio Ercole, Renata cognata di Francesco I e figlia di Luigi XII. Ma l'accordo del papa con Carlo V a Barcellona e la pace di Cambrai ...
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FRANCIA, Il
Adolfo Venturi
Francesco Raibolini, detto il Francia, pittore e orafo, nacque a Bologna circa il 1460, e ivi morì ai primi del 1517. Fu iniziato nell'arte dell'oreficeria prima che nella [...] a fiori e a fogliami; ora, per il principe alleato, Ercole I di Ferrara, fece una collana con l'impresa di quel , in Rass. Emiliana, I (1888), p. 1 segg.; G. Williamson, Francesco R. detto il Francia, Londra 1190; G. Lipparini, Franc. R. detto ...
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, Famiglia signorile di Padova, che prese il nome dal possesso del castello omonimo nel comitato padovano. Discendeva da quella generazione di arimanni, liberi proprietarî allodiali, insediati nel Conselvano [...] l'aveva trasportato dopo la vittoria delle armi, Francesco il Giovane (1406). La dinastia carrarese così si segg.; Padrin, La signoria di Giacomo da Carrara, Padova 1909; F. Ercole, Le signorie dei Carraresi, degli Scaligeri e dei Caminesi, nel vol. ...
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antonomasia
antonomàṡia s. f. [dal lat. antonomasia, gr. ἀντονομασία propr. «il chiamare con nome diverso», der. di ἀντονομάζω «cambiar nome»]. – 1. Traslato che consiste nell’indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome,...