ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] le memorie recenti dell'"Affaire": di Justice, ultimo della serie, non rimane che l'abbozzo fra i manoscritti dello Z., donati dalla vedova alla Biblioteca Nazionale di Parigi. L'arte sua declinava verso la predicazione demagogica, e l'applauso al ...
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FRESCOBALDI
Bernardino BARBADORO
Attilio MORI
Mario PELAEZ
. Famiglia fiorentina, detta anche dei Rinieri da Callerotta, del Palagio e da Montecastelli in Valdipesa, ebbe il suo apogeo nel Duecento [...] poi aderisce al contrario partito, senza stringersi troppo a Corso Donati e senza muoversi al suo soccorso quando la reazione popolare lo Malta e da un Carlo del senatore Matteo, che servì Francesco I, duca di Mantova.
Il già ricordato Leonardo compì, ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] Cittadini e Federico Ubaldini: altri gli furono donati, o acquistò egli stesso durante le sue di Sisto V, di S. Carlo Borromeo, del Tasso, di S. Francesco di Sales.
Documenti con autografi assai più antichi di questi, disparatissimi, si ...
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Nata ad Aiaccio nel 1782, morta a Parigi il 18 maggio 1839. Penultima dei figli di Carlo e di Letizia Ramolino, aveva appena undici anni quando lasciò con la famiglia la Corsica e si stabilì in Francia. [...] C. rimase sino al 1830: ivi sposò il generale Francesco Macdonald, già aiutante di campo e ministro della Guerra di 1838 si recò a Parigi per sostenere le sue ragioni sui beni donati a lei da Napoleone, ma ottenne solo una pensione annua di cento ...
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Nato a Reggio dell'Emilia, nel 1749 e ivi morto nel 1812. Visse lungamente a Milano, al tempo della Repubblica cisalpina e del Regno italico. Appartenne a quella schiera di poeti emiliani, fedeli al classicismo, [...] Al letto, Alla lucerna.
Scritti: Rime e prose, Genova 1787; Versi, Parma 1802; Poeti minori del Setteccnto a cura di A. Donati, Bari 1913, p. 277 segg.
Bibl.: L. Cagnoli, Notizie biogr. e lett. degli scrittori degli Stati Estensi, I, Reggio Emilia ...
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Medico, nato a Belluno nel 1558, morto a Padova nel 1631. Si laureò a Padova nel 1583, ed esercitò la professione con grande successo a Venezia per quindici anni; poi per ventitré anni fu medico di Francesco [...] Maria II duca d'Urbino, e infine fu professore di medicina a Padova. È il primo scienziato che abbia parlato chiaramente nelle sue opere della trasfusione del sangue (1628) e con probabilità indipendentemente ...
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OCARINA
Francesco VATIELLI
. Strumento di terracotta, a forma ovoidale allungata, prolungantesi in una specie d'imboccatura per la quale penetra il soffio. Nel corpo dello strumento sono praticati dieci [...] formare un'intera famiglia. Ha un timbro molto somigliante a quello dei flauti dolci. Ne è stato inventore un certo Donati di Budrio (Bologna). E in questa città tuttora si contano abili cultori, dilettanti appassionati e una società di ocarinisti ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] Alla fine degli anni Trenta collaborò con il nuovo duca Francesco III, di cui era stato precettore, preparò i lavori ; De codice Carolino, sive de novo Legum Codice instituendo, in B. Donati, L. A. M. e la giurisprudenza del suo tempo, Modena 1935 ...
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GADDI, Taddeo
E. Neri Lusanna
Pittore attivo a Firenze nella prima metà del Trecento, immatricolato nell'Arte dei medici e speziali nel 1330 ca. (Firenze, Arch. di Stato, Arte dei medici e speziali, [...] nella SS. Annunziata, polittico; a Pisa, in S. Francesco). Relativamente scarse sono le notizie concernenti la giovinezza e la Parronchi, Studi su la 'dolce prospettiva', Milano 1964; P.P. Donati, Taddeo Gaddi, Milano 1966; G. Previtali, Giotto e la ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] giottesca e intuito anche da Maso di Banco e da Francesco Traini, dello spazio al di là della cornice; nel Martirio . Biagi, Giovanni da Milano, ivi, pp. 577-578; P.P. Donati, Un inedito affresco di Giovanni da Milano, Prospettiva, 1988, 53-56, pp ...
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soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....
collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...