Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] vaghe immagini, quale rimane in noi? Come ebbe a scrivere Francesco Torti: «La sua anima più viva che tenera, più '«equilibrio», la «forza» pariniana, ben messi in luce dal DeSanctis, non son da cercare negli altri poeti che si raccolgono sotto ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] del 15 giugno '79, sempre su Zola (Zola e l’Assommoir) il DeSanctis aveva insistito proprio sul rapporto dell'arte moderna col pensiero, e sul principio cari al romanzo francese più effusamente sociale, Francesco Mastriani; ed era in lui lo stesso ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] civile (del tipo di quella che ha ispirato a DeSanctis la riduzione della narrativa cinquecentesca ad un prodotto rivolto narrato. Alludiamo in particolare a Marco Cademosto e a Francesco Maria Molza, entrambi settentrionali, ma operosi nella Roma ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] importa a noi rileggere e ripensare quel che il DeSanctis scrisse su quella poesia: «Cercavano novità, perché si un Doni.
Con elegante brevità il Panerazi, in un articolo su Anton Francesco Doni, scriveva: «Una volta di più è vero che il primo ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] tra romantico e classico, in nome del quale Francesco Maria Piave, con abuso retorico, avrebbe fatto ascendere del nostro discorso, troppo eccentrica questione (e forse il DeSanctis fu il responsabile primo di questo scompenso critico). Certo ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] stesso che, tra vecchio e nuovo, promana dal padre francescano Cristoph van den Berghen, nel suo lavoro di scavo Milano 1974.
24 Tra la sterminata bibliografia manzoniana, oltre a DeSanctis, segnaliamo almeno G. Getto, Manzoni europeo, Torino 1974; ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] storico - come il suo collega e maestro Francesco Acri, transfuga dal natio Mezzogiorno.
Il quale restò sostanzialmente remoto dallo studio dell'antichità classica, né quindi conobbe il DeSanctis una tradizione indigena da proseguire o da restaurare ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] della letteratura italiana del DeSanctis, con le sue mirabili pagine sul Bruno, e massime su la metafisica del De la causa.
Del 'un'unica filosofia universale. Più avveduto e illuminato, Francesco Olgiati, L'anima dell'Umanesimo e del Rinascimento, ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] della cieca (atto III, scene II e III). Già il DeSanctis riconosceva al Guarini anche «un ingegno drammatico», che del resto . che già nel 1598 veniva imitato, fin nel titolo, da Francesco Contarini con la sua pastorale La fida ninfa. Per tutto il ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] Veneto, lo porta a Mantova, presso il cardinale Francesco Gonzaga. Per quanto l'esule si pentisse presto (ripubblicata in Opere, vol. XII, Bologna 1936, pp. 137-376); F. DeSanctis, Storia della letteratura italiana, I, Bari 1912, pp. 348-365; E. Rho ...
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lindo e pinto
loc. agg.le Elegante e curato, detto di persona; pulito e ordinato, detto di luoghi, ambienti e sim. ♦ Durante gli ultimi due mesi a Luanda hanno lavorato a spezzaschiena: quattro alberghi ristrutturati, il palazzo del congressi...
compagnone
compagnóne s. m. [lat. mediev. companio -onis: v. compagno2]. – 1. (f. -a) Persona gioviale, amante delle liete brigate, che sta volentieri in compagnia: un buon c. e un buontempone, vago di sollazzi tra gioviali brigate (F. De...