Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] di R. van der Weyden e di P. della Francesca, nel 1452 ritornò a Padova per completare la decorazione della Giustina (1453-54, Milano, Brera), la S. Eufemia (1454, Napoli, museo di Capodimonte) vicina all'opera scolpita da Donatello per l'altare ...
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Architetto, pittore e teorico dell'architettura (Monte Asdrualdo, ora Fermignano, presso Urbino, 1444. - Roma 1514). Ebbe la sua educazione artistica con ogni probabilità a Urbino, dove poté ammirare soprattutto [...] da Forlì, Francesco di Giorgio, ecc., e una schiera di marmorarî lombardeschi. Nel 1477, a Bergamo, dipinse sulla facciata del palazzo dei Priori una serie di filosofi, oggi alla pinacoteca di Brera. Ma la sua attività principale si svolse a Milano ...
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Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] Giovanni Crisolora, di cui sposò la figlia Teodora. Da Firenze, dove insegnava dal 1429 riscuotendo grande ammirazione Bologna e quindi a Pavia e a Milano, al servizio prima di Filippo Maria Visconti e poi di Francesco Sforza, che celebrò in un poema, ...
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Architetto e scultore (n. Firenze 1400 circa - m. dopo il 1465). Lavorò a Firenze, a Roma e a Milano, dove realizzò il suo progetto più importante, l'Ospedale Maggiore (1456-65).
Vita e opere
Dapprima [...] croce processionale d'argento per la cattedrale di Bassano. Raccomandato da Piero de' Medici a Francesco Sforza, attenuava con la decorazione architettonica la grave facciata del castello di Milano (1451), mentre il suo intervento alla torre centrale ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] per l'Italia settentrionale (Genova, Alessandria, Pavia, poi Milano, dove strinse amicizia con nobili signori, infine Piacenza, (1553), in cui, fingendo di riferire i discorsi tenuti da gente seduta a chiacchierare presso i "marmi" di Santa Reparata ...
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Uomo politico (Milano 1753 - Bellagio 1816). Di vasta e aperta cultura (fu in Francia, in Inghilterra, in Spagna), assertore di un liberalismo moderato, nel 1796 fu dai democratici cisalpini incarcerato [...] la volle Bonaparte nei comizî di Lione e accettò di esserne il vicepresidente (1802), contribuendo in modo determinante all'organizzazione dello stato. Con l'avvento del Regno d'Italia, cessò da ogni carica; nel 1807 ebbe il titolo di duca di Lodi. ...
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Figlio (n. 1395 - m. 1444) di Francesco signore di Mantova e di Margherita Malatesta. Successe nel 1407 al padre, sotto la tutela prima di Carlo Malatesta, poi del conte Albertino da Prato. Uscito di tutela [...] poté avere così ampliamenti territoriali della sua signoria. Ottenne quindi da Sigismondo, sceso in Italia nel 1431, il titolo di marchese. Mutata politica (1438) e alleatosi con Milano contro Venezia, dopo alcune sconfitte fu costretto alla pace di ...
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Consigliere visconteo (m. Milano tra il 1413 e il 1415). Primo camerario di Gian Galeazzo Visconti, fu il suo esperto in questioni finanziarie. Morto Gian Galeazzo (1402) fu membro autorevole del consiglio [...] , si rifugiò a Asti (1403), ma l'anno successivo rientrò trionfalmente in Milano, richiamato da Caterina Visconti; cacciato nuovamente, sotto l'accusa di tradimento, da Giovanni Maria e Filippo Maria Visconti, si ritirò nei suoi dominî di Valsesia ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] stringendo amicizia con i profughi napoletani Vincenzo Cuoco e Francesco Lo Monaco. Nel 1805, dopo la morte di nel famedio del Cimitero monumentale di Milano. A un anno dalla morte Verdi gli dedicò la sua Messa da Requiem eseguita nella chiesa di ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] dal 1828 era entrato in rapporti con l'editore Francesco Lampato di Milano, che pubblicava tutta una serie di periodici, di è mio e che in molti punti contrasta con molti impegni già presi da me e dai miei amici" (Epist., III, 468).D'altra parte, ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...