La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] per i quali «non era via da vestito di cappa»: Inf. XXIV, 31). Con ➔ Francesco Petrarca la litote trova una nuova, , Bice (199710), Manuale di retorica, Milano, Bompiani (1a ed. 1988).
Tateo, Francesco (19842), Litote, in Enciclopedia dantesca, Roma ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] disegno ironico, pungente e acre.
Francesco Petrarca fa dell’antifrasi un progetto detta
di qualche Zebedeo che sta da solo
(Quaderno di quattro anni, Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Montale, Eugenio (1980), L’opera ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] , 11)
In una forma meno scolpita, l’epifonema è esemplificato modernamente da Mortara Garavelli (1988: 250) nel seguente esempio di ➔ Carlo E. Milano, Bompiani.
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) di Francesco ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] promulgato, un universale e grande Giubileo da celebrarsi in questa Alma Città, questo ristretto filone di rivoluzionari (Francesco Leoni, Storia dei partiti politici del vero. La fabbrica della Commedia, Milano, Mondadori, 2001, p. 154)
Numerosi ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] da sposata seguirà quello da nubile, preceduto facoltativamente da in: Francesca Bianchi Rossi o Francesca la Dora Baltea).
Tendono invece ad essere femminili i nomi delle città: Milano, Firenze, Palermo, Madrid (con il Torino, il Napoli, il Liverpool ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] e la spontaneità e nobiltà di stìle, sì da sembrare quasi un'opera originale in lingua italiana. Hurter, Nomenclator Literarius, III, Innsbruck 1907, p. 312; G. Natali , II Settecento, Milano 1929, pp. 55, 516, 574, 630, 1113; Dict. d'Hist. et de ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] , Baldassarre; ➔ Guicciardini, Francesco; Casa, ecc.), pur continuando di Totò, o all’italiano arcaico inventato da Age e Scarpelli nell’Armata Brancaleone (1966 poeti. Saggi di storia della lingua italiana, Milano, Garzanti, pp. 38-52.
Serianni, ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] ) il secondo participio nominalizzato è modificato da un avverbio anziché da un aggettivo:
(12) ciascuna delle Francesco (1974), Canzoniere, introduzione e note di P. Cudini, Milano, Garzanti.
Pratolini, Vasco (1988), Le ragazze di Sanfrediano, Milano ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] più delle valli alpine i cui abitanti professavano da secoli, o si tramandavano di padre in figlio Studii sulle lingue furbesche, Milano, Civelli.
Cortelazzo, 10, 1, pp. 201-203.
Sabatini, Francesco (1956), La ‘lingua lombardesca’ di Pescocostanzo ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] in regge (Manzoni 1971: 120).
Gli errori attuali, da parte di semicolti o di principianti, nella scrittura dei Patota, Milano, Garzanti.
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) di Francesco Petrarca, Padova ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...