La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] a disposizione una seconda serie di suffissi che, a partire da basi verbali, formano nomi dalla semantica abbastanza regolare, che si Sabatini, Francesco & Coletti, Vittorio (2008), Il Sabatini Coletti. Dizionario della lingua italiana, Milano, ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] tempi verbali («énallage de temps»: Fontanier 1977: 293), sono ricondotti da Tateo (19842) nell’ambito di questa figura l’uso del Bice (1988), Manuale di retorica, Milano, Bompiani.
Tateo, Francesco (19842), Enallage in Enciclopedia dantesca, Roma ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] più pesante o lavorare in sella» (Andrea De Carlo, Nel momento, Milano, Mondadori, 1999, p. 35)
In (3) il verificarsi dello è l’uso di salvo (che / a):
(14) C’è poco da fare, salvo fare testimonianza, ma allora ci sono i francescani, ci sono quelli ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] condusse al laboratorio (Renzo Tomatis, Il fuoriuscito, Milano, Sironi, 2003, p. 53)
c. non ero venuta per lui
b. l’ho sentito suonare da un blues man
c. ho sentito suonarlo e non Savy, Renata & Cutugno, Francesco (1998), Analisi acustica di ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] – nell’edizione delle Cose volgari di messer Francesco Petrarca approntata da Bembo nel 1501.
Aldo Manuzio il giovane, Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] a seconda della parte del discorso da contrassegnare, il punto fermo corrisponde (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Marazzini, Claudio (2008), Il - Bari, Laterza.
Sabatini, Francesco (2004), L’ipotassi “paratattizzata”, ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] e di ortografia di Giulio Bertoni e Francesco A. Ugolini si apre, infatti, proprio ad esempio, la modalità accentuativa usata da Giosuè Carducci e ad essa si con la collaborazione di A. Castelvecchi; glossario di G. Patota, Milano, Garzanti. ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] de plus de feux que je n’en allumai
«Io soffro ... arso da più fuochi di quanti non ne abbia accesi»
(Jean Racine, Andromaque delle scienze del linguaggio, Milano, ISEDI (ed. orig (1a ed. 1988).
Tateo, Francesco (19842), Zeugma, in Enciclopedia ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] errori di lettura allude anche Anton Francesco Doni in una lettera).
Da metà del Cinquecento, all’accezione p. 79.
Leopardi, Giacomo (19534), Zibaldone, a cura di F. Flora, Milano, Mondadori, pp. 819-820, 1499, 1500, 1508.
Machiavelli, Niccolò (1982 ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] . La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. nel celebre verso «Chiare, e ne fanno uso sia Giuseppe Ungaretti («Da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto Bice (199710), Manuale di retorica, Milano, Bompiani (1a ed. 1988).
Rosiello ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...