CASTELLANI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque nel 1528 a Reforzate, non lontano da Fossombrone, ma gli piacque definirsi sempre fossombronese. In questa città, la cui storia fu a lungo oggetto dei suoi studi, [...] ) a Trento durante il concilio. Fu reggente del collegio Montalto di Bologna tra il 1585 e il 1590.
La fama del C. è morì il 5 sett. 1601, come risulta da una lettera indirizzata dalla moglie Virginia a Francesco Maria II della Rovere.
Dei figli del ...
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BEREGAN, Nicolò (Berengani, Bergani)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Vicenza il 21 (o forse più esattamente l'11) febbr. 1627, da Alessandro e dalla gentildonna, pure vicentina, Faustina Chiericati. Nel [...] , pure musicato dal Cesti e da G. D. Partenio (in Venetia, appresso Francesco Niccolini, 1669);e L'Heraclio, musicato dal veneziano P. A. Ziani, canonico làteranense (pure per il Niccolini, 1671, e replicato a Bologna).
Dopo una dozzina d'anni ...
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CAGNANI, Eugenio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1577 da famiglia di agiate condizioni economiche. In una lettera dedicata a Vincenzo Gonzaga e premessa a una raccolta di poeti mantovani (compreso [...] realtà nella raccolta dedicata al duca Francesco Gonzaga rime di Ferrante Persia, Pompeo una attestazione che lascia supporre da parte dell'autore una più storia e della ragione di ogni poesia, II, Bologna 1740, ad Indicem;C. D'Arco, Artieri anche ...
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BARLETTANI, Francesco
Rino Avesani
Nacque a Volterra presumibilmente verso la fine del sec. XV, ma non sappiamo se appartenne alla stessa famiglia di Lucrezia Barlettani, madre di Tommaso Inghirami [...] le loro speranze (L. A. Ferrai, Cosimo de' Medici, Bologna 1882, pp. 21 S.).
La lettera al card. Cybo è edita nel vol. Delle lettere di principi, le quali o si scrivono da principi, o a principi, o ragionano di principi, III, Venezia 1581, ...
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GIOVANNI da San Miniato
Viviana Pelloni
Nacque a Firenze il 7 luglio 1360 da Duccio, originario di San Miniato e notaio in Firenze, dove frequentava la cerchia di Zanobi da Strada e Francesco Nelli.
Poche [...] a Martino V (1417) e il De remediis utriusque fortunae di Francesco Petrarca, in due libri, il primo terminato nel 1426, il Stolfi, Bologna 1863; F. Petrarca, Fioretti de' remedii contro fortuna di messer Fr. Petrarca, volgarizzati per d. Gio. da San ...
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BEVILACQUA, Onofrio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara nel 1598, da Luigi e da Eleonora di Annibale, conte di Collalto. Nel 1616 lo zio paterno Bonifazio Bevilacqua, nominato cardinale, indusse il B. [...] al 1640, ottenendo in quello stesso anno da,Urbano VIII la carica di governatore delle , maneggio, e uso dell'artiglieria,pubblicata a Bologna nel 1644.
Il B. afferma di aver scritto italiane di Carlo VIII e Francesco I, dalla campagna nel Cadore ...
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ABRIANI, Paolo
Alberto Asor Rosa
Nato a Vicenza nel 1607 (e non, come fu anche affermato, a Venezia), si acquistò fama nella sua regione come poeta e traduttore. Entrò a vent'anni nell'Ordine carmelitano, [...] (Venezia 1657),così da lui denominati, come avverte nella dedicatoria a D. Francesco Carafa, perché "nati D. Gnoli, Vecchie odi barbare e traduzioni d'Orazio,in Studi letterari,Bologna 1883, pp. 375-379, 390; U. Inchiostri, P. A.(traduttore ...
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EMELIANI, Emiliano
Maria Giuseppina Marotta
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 21 febbr. 1682 daFrancesco e da Anna Rossi, entrambi di antica famiglia. Si hanno scarse notizie della sua breve esistenza [...] d.; altri si trovano presso la Biblioteca arcivescovile di Bologna, ms. A 474, f. 260, sec. svolgendovi il ruolo di inquisitore.
Da allora in poi l'E. giglio, che di giorno in giorno", di Francesco Antonio Liverani (Edelio Acheliano), compare anche a ...
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BARBARO, Ermolao
Emilio Bigi
Nacque a Venezia, intorno al 1410,da Zaccaria (fratello di Francesco, l'autore del De re uxoria)e daFrancesca Leoni. Ancora fanciullo fu inviato a Verona presso Guarino [...] lingue classiche sotto la guida dello zio Francesco - Quindi si recò a Padova a studiare leggi, addottorandosi in utroque iure nel 1435. L'anno seguente fu nominato protonotario apostolico da Eugenio IV, allora a Bologna; e con la Curia passò a Roma ...
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ALIGHIERI, Pietro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati; primogenito del poeta, lo seguì nell'esilio; nel 1315 fu compreso nella condanna rinnovata in quell'anno [...] ogni modo breve, perché, nel 1327, facendo da testimone a un testamento rogato in Bologna, è ricordato come "scolaris in iure civili dei beni comuni tra i figli di Dante e lo zio Francesco; nel 1341 i fratelli Iacopo e Pietro risolvevano le questioni ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...