La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] e libri di conti, migliaia di documenti commerciali), fa riferimento Francesco Datini in una lettera alla moglie: «Iersera [non] mi insegnavano l’arte di comporre lettere in latino. DaBologna, prestigiosa sede universitaria e fondamentale centro di ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] risale al 1492 (Francesco Caza, Tractato vulgare de canto figurato, Milano, Pachel), senza considerare le fonti manoscritte precedenti, come l’anonimo Trattato musicale di Vercelli (ante 1447) o il trecentesco manuale di Jacopo daBologna, L’arte del ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] che «volgarmente ragiona» sono, da un lato, Dante, Cino da Pistoia e Guittone, con Guinizzelli e Cavalcanti, Onesto daBologna, e «i ciciliani, / che fur già primi, e quivi eran da sezzo», Sennuccio del Bene e Francesco degli Albizi, dall’altro ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] di questa scuola (a Trento, Monte daBologna nel duomo; a Udine, Vitale daBologna; oltre agl'imitatori a Venzone, a a S. Giustina, agli Eremitani, a S. Gaetano, a S. Francesco, ecc.), con Andrea Briosco detto il Riccio e con lunga schiera, ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] lingua d'Italia (Bologna 1641). La dedica, scritta daBologna, è rivolta al cardinale Giovanni Francesco Guidi di Bagno. Il Lo stesso F., inoltre, inserì nella sua opera un elogio di Bologna, delle sue accademie dei Gelati e della Notte e dei suoi ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] - alla razionalità dei toscani del Quattrocento (Piero della Francesca), e senza esercitare - al pari di Prampolini e storico elaborati a Bologna dove, dopo la svolta impressa da G. Campos Venuti nell'urbanistica comunale, l'azione condotta da P. L. ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] un certo declino, corrisponde alla civiltà del ferro della Bologna gallica e dura fino alla conquista romana.
Lingua.
grado di identificare un genitivo sg. in -oí (= illiro-messap. -aihi da -oī) nei temi in -o, su cui pare calcato il genitivo sg. ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] specialmente dal XIII, con lo sviluppo dei comuni toscani.
Da un muro della catacomba di Commodilla a Roma, ai Bologna, il Mulino.
Patota, Giuseppe (1987), L’Ortis e la prosa del secondo Settecento, Firenze, Accademia della Crusca.
Sabatini, Francesco ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] per il IX Congresso pedagogico italiano (Bologna 1874), sostenne da un lato la necessità di non discriminare bien beau), «se ho detto mia maniera di pensare» (1847, a Francesco V; senza l’articolo davanti al possessivo), «vado parlarne un momento» ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] 80). Il domenicano Francesco Pipino, autore di 4 e Kibre, 1978, pp. 219-221. Altre testi galenici tradotti da G. sono il De complexionibus (elenco Sudhoff, n. 47), sul quale H. Haskins, La rinascita del XII secolo, Bologna 1972, pp. 243-246, 271-273; ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...