CANELLES, Nicolò
Maria Carla Sotgiu Cavagnis
Maggiore di tre figli, nacque a Iglesias nel secondo decennio del sec. XVI da Nicolò e Beatrice Delsney. Il padre, "consiliarum in capite" della città di [...] accanto al fratello. Fu sostituito da Francesco Guarnerio, tipografo di origine lionese.
Nel classici non cristiani, Cicerone ed Ovidio, pubblicati in Sardegna nel Cinquecento una edizione della Carta de Logu di Eleonora d'Arborea, di cui però non ci è ...
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BINDONI, Bernardino
Alfredo Cioni
È il minore dei Bindoni della prima generazione e nacque, come gli altri, nel territorio del ducato di Milano. Sono ignote la data della nascita, quella del suo trasferimento [...] 1526). Nel 1533 il medico Francesco Bonavides gli commise la stampa del Guevara compiuta dallo stesso Gaztelu, che affidò a D. e C. Nicolini la stampa del secondo, di Valerio Massimo (1537),Le metamorfosi di Ovidio tradotte da L. Dolce (1538), Il ...
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FONTANA, Lanfranco
Luis Bertoni
Nato a Modena intorno al 1530 da ricca e potente famiglia, fu tra i protagonisti di una lunga faida tra alcune eminenti famiglie cittadine.
Un odio secolare contrapponeva, [...] dettagliato. della situazione al duca Ercole Il d'Este. Il F. era il più Un caso salvò la vita a Giovan Francesco Forni di Firenze: un gabelliere alle porte Orologi, nei suoi Commenti alle Metamorfosi di Ovidio ridotte in ottava rima da G.A. ...
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AVELLI, Francesco Xanto
Giuseppe Liverani
Nato a Rovigo al principio del secolo XVI, operò come pittore di maioliche, dal 1530 almeno, in Urbino, dove si sposò. Si hanno notizie sino verso la metà del [...] -, l'A. dedica nel 1537a Francesco Maria Della Rovere I duca d'Urbino una collana di 42 sonetti intitolati soggetto raffigurato e della fonte d'ispirazione, che egli ha cura di porre al rovescio dei piatti: Virgilio, Ovidio, Livio, Valerio Massimo, ...
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GIULIO da Urbino
Maura Picciau
Non si conosce la data di nascita di questo pittore di maioliche (probabilmente nato a Urbino) attivo nella prima metà del XVI secolo in diverse città d'Italia, e scarse [...] tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, di Scilla, figlia di un ceramografo Giulio da Urbino risulterebbe a Villa d'Este a Tivoli nel 1569.
La data di '500. La cultura coeva a Xanto Avelli, in Francesco Xanto Avelli da Rovigo, Atti… 1980, Rovigo 1988, ...
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PORTILIA, Andrea
Giorgio Montecchi
PORTILIA, Andrea. – Nato a Torino poco prima della metà del XV secolo da un certo Stefano di cui non si hanno altre notizie, è ritenuto il primo tipografo attivo nella [...] (1479 e 1482), due di Ovidio (1480 e 1481) oltre al -1899), pp. 161-205; L. Sighinolfi, Francesco Puteolano e l’origine della stampa in Bologna e stampa in Bologna, Bologna 1929, pp. 15-18; D. Fava, La cultura e la stampa italiana nel Quattrocento. ...
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FASSI VICINI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Carpi (prov. di Modena) il 9 dic. 1748, da Gianfrancesco Fassi, patrizio di quella città, e da Giulia Tirelli.
La famiglia, anticamente denominata [...] degno di memoria, come un Francesco Fassi che nel 1523 era stato in versi martelliani; molte traduzioni da Ovidio e da Tibullo; uno sterminato numero 1837, pp. 77 ss.; A. Sammarini, Bibliografia d'autori carpigiani, in Mem. stor. e documenti sulla ...
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GRATAROLO (Grattarolo), Bongianni
Paola Cosentino
Nacque a Salò intorno al 1530, stando all'ipotesi formulata dallo Zaniboni. Con il titolo di socio protettore, fece parte della locale accademia letteraria, [...] Meleagro tratto dalle Metamorfosi di Ovidio.
L'opera è incentrata sulla . 96 s.; E. Bertana, La tragedia, Milano s.d. [ma 1906], pp. 89 s.; L. Bianchi, Casali, Gli annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini, a cura di A. Gerace, Bologna ...
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DE MATTEIS, Emilio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Sulmona il 15 luglio 1631 da Orazio, luogotenente del grande ammiraglio per le Province d'Abruzzo, e da Vincenza de Monte, figlia del giureconsulto [...] dei gesuiti (attuale sede del liceo classico "Ovidio"), che, iniziato dal fratello Vincenzo, appartenente egli del D. non si limitò a questo. Si fece, infatti, promotore presso il canonico d. Annibale Rotoli e presso d. Francesco Antonio Sardi ...
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CANTARELLI, Luca
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Scarse sono le notizie biografiche sul C., che è noto specialmente per aver collezionato numerosi codici e perché a lui si attribuisce la fondazione della biblioteca della cattedrale [...] avendo come promotori Francesco Zabardella ed Enrico la Tebaide di Stazio e i Tristia di Ovidio, si conserva poi nella Biblioteca di S Mercati, Per la storia letter. di Reggio Emilia, in Atti e mem. d. Dep. di st. patria per le prov. modenesi, s. 5, ...
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