Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] punizione per il carattere ‘immorale’ dell’Arte di amare o forse perché il poeta era indirettamente implicato in uno scandalo di corte. In esilio Ovidio compone Tristezze, in 5 libri, e Lettere dal Ponto (cioè dal Mar Nero), in 4 libri – due raccolte ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] Verona 1613.
Altra opera interessante dell'A, sono le Lettere di Ser Poi Pedante nella corte de' Donati a M. Pietro Bembo, M. Giovanni Boccacij, M. Francesco Petrarca,dedicata a M. Giovanni della Casa, con una lettera di Parri da Pozzolatico, Bologna ...
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Novelliere (n. Salerno - m. forse ivi 1475); dapprima nella corte e nell'ambiente culturale aragonese, fu poi al servizio di Roberto Sanseverino, come segretario. Postumo, a cura di Francesco Del Tuppo, [...] e dedicato a Ippolita Sforza, moglie di Alfonso di Calabria, fu pubblicato (1476) il suo Novellino, raccolta di 50 novelle, ciascuna preceduta da una lettera di dedica a qualche illustre personaggio, e ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] è lecito congetturare è che O. sia stato cantore alla corte di un principe della Troade che si vantava di discendere latine (fondamentale quella di Lorenzo Valla, proseguita da Francesco Aretino). Dietro impulso di Demetrio Calcondila, in Firenze ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] Lampridio procedono le odi latine di J. Dorat, che fu maestro a P. de Ronsard; le poesie di Alamanni, passato alla corte di Francesco I, furono pubblicate in Francia; e così si giunse alla Pléiade e alle odi pindariche di Ronsard (1550-52). Da questo ...
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Scrittore (Modena 1565 - ivi 1635). La sua figura di autore si impose nella letteratura italiana soprattutto con la composizione de La secchia rapita (1621), poema eroicomico con il quale T. tentò di dare [...] di far fortuna rivolgendosi ai Savoia. Informatore politico della corte torinese, nel 1619 fu nominato gentiluomo del card. si trasferì a Modena come gentiluomo di belle lettere del duca Francesco I, conservando fino all'ultimo il suo umore bizzarro, ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] Bandinelli, conobbe Michelangelo e fu introdotto nella cerchia della corte medicea. Ad Arezzo conobbe Rosso Fiorentino; quindi lavorò 1555-62; salone dei Cinquecento, 1562-65; studiolo di Francesco I, 1570-72). Iniziò (1560) la fabbrica degli Uffizi ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] . D
i nobile famiglia, studiò per breve tempo nel collegio parigino di Navarra (1533-34), visse a corte come paggio e (1537) seguì in Scozia la figlia di Francesco I, sposa di Giacomo I Stuart. Al ritorno fu colpito da una grave malattia che lo rese ...
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Letteratura
Componimento in origine popolaresco, costituito da un affastellamento di pensieri e di fatti bizzarri, senza nesso o quasi tra loro, in versi di varia misura, e senza ordine fisso di rime. [...] sua struttura attraverso l’imitazione letteraria che ne fecero Francesco di Vannozzo, F. Sacchetti e altri, nel 14 popolareggianti.
Musica
Composizione musicale di origine popolaresca, fiorita alla corte di Isabella d’Este a Mantova tra il 15° e ...
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Famiglia originaria di Pordenone, che per quasi due secoli diede umanisti e letterati notevoli. A essa appartennero: C. Paolo Amalteo (Pordenone 1460 - Vienna 1517), prof. di lettere a Vienna, poeta cesareo [...] scrisse fra l'altro un poema su s. Paolo eremita (1512); Francesco, umanista e maestro in patria (Oderzo e Sacile) e i suoi tre imperiale di Vienna varî lavori in italiano; e Ascanio, in auge alla corte di Francia, maestro d'italiano di Luigi XIV. ...
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francesca
francésca (letter. francisca) s. f. [dal lat. mediev. Francisca (securis); v. francesco]. – Scure a manico corto e a un taglio, usata dagli antichi Franchi; spesso erroneamente creduta a due tagli come la bipenne.
Cnb
s. m. inv. Acronimo di Comitato nazionale di bioetica. ◆ Francesco D’Agostino, presidente del Cnb, ribatte a titolo personale: «Se l’autonomia del paziente consiste nel rinunciare ad una cura dico sì. Il più delle volte però le sue decisioni...