Enrico Alleva
Giornalista e editore italiano (Città di Castello 1951 - Roma 2017). Grande personaggio dell’editoria e della cultura italiana, ha studiato grazie a una serie di borse di studio per studenti [...] il gruppo attuale del Manifesto ed anche con Gianni Riotta. È diventato direttore dell’inserto domenicale del Manifesto, lavorando con Francesco Sisci e Federico De Melis. Il suo legame con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana è stato stretto, ha ...
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Famiglia toscana, il cui ceppo più antico, i Firidolfi (filii Rudolphi), risale al sec. 12º. Attraverso un Alberto di Ranieri Firidolfi, sorsero rispettivamente, coi due figli Ugo e Ranieri, i due rami [...] segnalarono (1474) per opera di Bettino, che difese il castello di Brolio nella guerra tra Firenze e Sisto IV. Altri discepolo di Galileo; in quello delle armi, gli ammiragli Giovanni Francesco e Mattia, l'uno e l'altro segnalatisi nella guerra ...
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Famiglia di architetti e scultori originarî del Comasco, attivi tra il 16º e il 18º secolo. Rocco, architetto (Pelsopra, Como, 1501 - Genova 1590), svolse la sua attività a Genova, dove subì l'influenza [...] a Březnice (chiesa e collegio dei Gesuiti), a Náchod (1657, castello per Ottavio Piccolomini), a Passau (1668-83, Duomo), ecc. Francesco Anselmo, architetto (m. Praga 1693), lavorò al castello di Roudnice (1670) e, su progetto di Carlo, al convento ...
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Famiglia feudale discendente da Ranieri marchese di Toscana (m. 1030 circa); la denominazione di marchesi Dal Monte Santa Maria è documentata dal 1114 col suo pronipote Ranieri; il prenome B., aggiunto [...] , nella valle superiore del Tevere, in Cortona, Città di Castello, Perugia. In seguito a contese tra i diversi rami fu matematico (v. Dal Monte, Guidubaldo); un altro figlio, Francesco Maria (1549-1626), ebbe la porpora cardinalizia ed è ricordato ...
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Figlio (n. 1490 - m. Roma 1527) di Gilberto di Borbone conte di Montpensier, per il matrimonio con la cugina Susanna (1505), figlia di Pietro duca di B., riunì in mano sua tutti i possessi dei due rami [...] 1512-14); nominato conestabile di Francia nel 1515 da Francesco I, partecipò alla battaglia di Marignano, rimanendo poi , combatté nel 1525 a Pavia e l'anno dopo s'impadronì del castello di Milano. Con G. von Frundsberg marciò nel 1527 contro Roma, ...
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Famiglia napoletana; capostipite è Pietro, cavaliere normanno al seguito di Roberto il Guiscardo, che trasse nome dal castello di S. Felice nella Terra di Lavoro. Nel sec. 13º la famiglia possedeva già [...] , fra i membri della famiglia vanno ricordati: Paride, giustiziere di Calabria e vicario di Terra di Lavoro (1393); Francesco, giurista (v.); Tommaso, vescovo di Cavour e di Venosa, commissario generale del Concilio di Trento, governatore di Perugia ...
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Famiglia ginevrina, originaria del castello di Nozzano presso Lucca. Capostipite fu Regolo, gonfaloniere di Lucca. I rami italiani si spensero nel 18º sec.; i rami ginevrini ebbero origine con Francesco [...] , rompendo la rigida struttura calvinista, e lottò per una fusione di tutte le chiese protestanti. Dall'altro figlio di Francesco, Jean (1600-1681), discesero Gédéon (1723-1782), valente diplomatico e uomo politico; Charles-Louis-William (1810-1876 ...
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Famiglia siciliana che da alcuni si fa risalire a un Roberto, conte di Embrun, provenzale, in Sicilia nel sec. 11º; da altri a una famiglia romana del sec. 3º; da altri ancora alla casa reale di Aragona. [...] divisi tra i due gruppi dei P. e dei P. Castello, sopravvivono ancora. In seguito la famiglia ascese a grande autorità, del governo civile di Catania. Tra gli esponenti più illustri: Francesco, capitano d'armi a Catania (1517), dove ebbe parte ...
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Famiglia patrizia veneziana, documentata a partire dal sec. 10º, quando un Gregorio figlio di Andrea Georgii fu vescovo d'Olivolo-Castello (964). Marsilio conte di Ragusa acquistò nel 1254 Curzola, tenuta [...] al giugno 1312 ed eresse la chiesa di S. Domenico di Castello; Marco di Bertucci (metà del secolo 15º) fu provveditore in campo ) fino al 1470: tra questi Z. si distinse Niccolò di Francesco, ambasciatore presso Martino V, l'imperatore e il sultano. ...
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Famiglia di pittori nizzardi, Lodovico (n. Nizza Marittima circa metà del sec. 15º - m. tra il 1522 e il 1523), dipinse, tra l'altro, una Pietà (1475) nella chiesa di Cimiez (Nizza), la Crocifissione (1481) [...] per la cattedrale (ora nell'oratorio di S. Maria di Castello), e l'Assunzione (1495) nel duomo; l'Annunciazione di di Lodovico, più vicino ai lombardi nelle opere più tarde. Di Francesco, figlio di Antonio, rimangono i SS. Fabiano e Rocco (1530 ...
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salesiano
saleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di san Francesco di Sales (1567-1622): Congregazioni s., congregazioni religiose, maschili e femminili, che si intitolano al nome o si ispirano all’insegnamento di san Francesco di Sales; Società...
vagheggiare
v. tr. [der. di vago1] (io vaghéggio, ecc.). – 1. letter. a. Guardare intensamente, con diletto, compiacimento, ammirazione, amore, desiderio; contemplare accarezzando quasi con lo sguardo: v. le stelle del firmamento, le bellezze...