COSTO, Tommaso
Vera Lettere
Nacque a Napoli. Si ignora l'anno di nascita e quello di morte.
Morto il padre innanzi tempo, la madre si risposò con un certo Montorio, dal quale ebbe altri figli. Finiti [...] passò nel 1577 in quella di don Giovanni d'Avalos, figlio di Francesco Ferrante e di Maria d'Aragona, e vi restò anche quando l vittoria sui Turchi e il cui modello era costituito dall'Ariosto. Il poema fu ripubblicato, ampliato e migliorato, a Napoli ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] e storia nella scuola tecnica di S. Francesca Romana (poi scuola tecnica "Metastasio"). A questo po' più antica, e magicamente affascinante.
Fonti e Bibl.: A. Franchetti, Ariosto e gli Estensi. Dramma di P. C., in La Nuova Antologia, 15luglio ...
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BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] B. salutava con un carme latino l'elezione del doge Francesco Donato. Alla morte del Bembo (1547) scriveva una serie fama fu soprattutto legata all'opera di poeta in volgare: l'Ariosto lo nomina accanto al Benibo, al Fracastoro e a Trifon Gabriele ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] di satire. È in questi versi che si ritrova il primo accenno alla sua familiarità con l'Ariosto, oltre che con altri letterati della corte estense, quali Francesco Maria Molza e lo stesso Acciaiuoli.
Nel 1534 il duca Alfonso I moriva, e il B. venne ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] lessicale della poesia italiana ‘alta’ è stata tale che i rimari chiusi (fondati su ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca, ➔ Ludovico Ariosto e pochissimi altri) sono stati quasi sempre giudicati sufficienti, mentre oggi servono essenzialmente solo come ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] ed elisione è comprovata dal fatto che già ➔ Francesco Petrarca (la cui poesia è trasmessa da un c) vocale atona e vocale tonica:
(14) E le nebbie atre e folte dei sospiri (Ariosto, Rime XXXV, 13)
(d) vocale tonica e vocale tonica:
(15) Così anco i ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] si sa anche che il B. era parente di certa Diana Ariosto (probabilmente una fanciulla di nove anni nel 1537, e figlia aprile 1536 si recò in pellegrinaggio a Loreto in compagnia dì Francesco Zaita "percorrendo sedici miglia al giorno sempre a' piedi", ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] giuramenti e le promesse vanno
dai venti in aria disipate e sparse
(Ludovico Ariosto, Orlando furioso X, ottava 6, vv. 1-2)
(7) E Castelvecchi, Torino, UTET (1a ed. 1988).
Tateo, Francesco (19842), Zeugma, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] ; che rade
volte il ben far senza il suo premio fia
(Ludovico Ariosto, Orl. fur. XXIII, 1-2)
Quando la sentenza è collocata in .
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) di Francesco Petrarca, Padova, Antenore. ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] la tradizionale propensione della famiglia, al servizio dei Gonzaga, verso Francesco I e gli alleati dei Francesi. Senonché le lettere di corrispondenza fu la sua fortuna, autorizzata da un elogio dell'Ariosto (Orlando Furioso, XLV, st. 12). Le sue ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...