Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] a quello novecentesco della finis Austriae, in autori quali Bernardino Corio, Pietro Bembo, Baldassarre Castiglione, Francesco Guicciardini, Ludovico Ariosto e altri. Leonardo, subito accostatosi ai Francesi, si indusse comunque a riparare prima a ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] e le vende a casa sua a S. Luca. Gian Francesco Costa disegna e incide all'acquaforte centoquaranta vedute e le stampa in 1761) (68), si succedono l'Aminta del Tasso (1762), l'Ariosto (1772-1774), i diciassette volumi del Metastasio (1781-1784), i ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] solo si lamentò del fatto che, avendo nominati tanti poeti, l’Ariosto non avesse pensato di citare anche lui, che era stato lasciato stato necessario l’intervento di due uomini di santa vita, Francesco e Domenico, che, se non fossero esistiti con la ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] (Il canottiere), Poliziano (La caccia a cavallo), Lodovico Ariosto (Orlando Furioso), di Torquato Tasso (il duello di scherma ). Il Canto di giuocatori di palla al maglio di Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, il Canto di giostranti a cavallo ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] al campo di Giovanni dalle Bande Nere (dove fu presentato a Francesco I re di Francia). Nel novembre del medesimo 1524, per ne La satira: nel volume - da considerare secondo - Dall' Ariosto al Chiabrera (Milano, F. Vallardi, 1938-1939), alle pp. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] narrato. Alludiamo in particolare a Marco Cademosto e a Francesco Maria Molza, entrambi settentrionali, ma operosi nella Roma di assetto sociale e culturale della loro Italia, l'Italia di Ariosto e di Machiavelli. Di questo mutato panorama politico e ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] Cibo l’allestimento delle scenografie per i Suppositi di Ludovico Ariosto, la commedia che sarà messa in scena a Roma il Firenze, ma anche, per l’effige di Agnolo Doni, il Francesco delle Opere realizzato da Perugino a Venezia nel 1494), sicura di sé ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] 'àmbito: non si potrebbero staccare così come non è separabile l'Ariosto dalla Corte di Ferrara. E non v'è dubbio che i solo alcuni decenni fa; la biografia e la figura di Francesco Colonna sono ancora da ricomporre e la sua Hypnerotomachia attende ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] vitalità delle lettere nostre, dal Boccaccio venendo giù fino all'Ariosto e al Tasso. Il suo vigile gusto e il suo un Doni.
Con elegante brevità il Panerazi, in un articolo su Anton Francesco Doni, scriveva: «Una volta di più è vero che il primo ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] a Milton e a David, a Tasso e alla Genesi, ad Ariosto e a Ovidio, dovunque potesse trovare colori e forme per vestire lo in fondo, si sentiva sempre un liberale. E confidandosi a Francesco Torti già si raccomandava di non esagerare troppo con le sue ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...